Adempimenti

Dall’avvocato all’idraulico: pagella di affidabilità fiscale

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di Lorenzo Pegorin e Gian Paolo Ranocchi

Sono in Gazzetta Ufficiale i nuovi Isa (indici sintetici di affidabilità fiscale) per il periodo d’imposta 2018, che dall’anno prossimo sostituiranno gli studi di settore. È stato pubblicato ieri il decreto del 23 marzo che approva i primi 69 indicatori.

Si tratta di una parte degli indicatori che erano stati elaborati dalla Sose già nel 2017, ma che poi, grazie al rinvio deciso dalla legge di Bilancio 2018, sono slittati al periodo d’imposta successivo. I restanti Isa (gli 80 mancanti) saranno elaborati nel corso di quest’anno solare e approderanno in Gazzetta entroil 31 dicembre.

Il decreto contiene in allegato le note metodologiche per ogni categoria individuata (in questa prima tornata, ad esempio, ci sono agenti di commercio, idraulici, elettricisti, avvocati) che, come accadeva per gli studi di settore, ne descrivono l’applicazione.

Dall’analisi delle sole metodologiche, nonostante le minuziose informazioni, è difficile immaginare il funzionamento di questi strumenti, poiché a tal fine sarà necessario disporre del nuovo software che verrà predisposto dall’Agenzia. Il nuovo applicativo, che sostituirà, di fatto, Gerico, dovrà riportare anche il responso finale in termini di posizionamento del contribuente, ossia il punteggio definitivo, inteso come media degli indicatori elementari (da 1 a 10) volti a verificare la normalità e la coerenza della gestione aziendale o professionale.

Il decreto conferma l’abrogazione, in blocco, dal 2018 non solo degli studi di settore, ma anche dei parametri, così come la possibilità per il contribuente di potersi «adeguare in dichiarazione» (senza sanzioni né interessi) al fine di migliorare il proprio profilo di affidabilità fiscale, anche per consentire l’acceso al regime premiale previsto per gli Isa.

L’impressione è che il sistema presenti maggiore affidabilità rispetto allo studio di settore, se non altro dal punto di vista dei modelli matematico/statistici.

Ciò non toglie che, trattandosi di un approccio del tutto nuovo, sarà necessario un naturale periodo di rodaggio: le difficoltà operative verranno a galla solo quando i contribuenti saranno materialmente coinvolti con i calcoli del nuovo applicativo. Ma se ne riparlerà con buona probabilità a maggio dell’anno prossimo. Del resto, adesso, tutti gli operatori del settore sono alle prese con le chiusure del 2017, che vedranno come unico protagonista ancora una volta (per l’ultima) i vecchi studi di settore.

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