Adempimenti

Dall’Iva ai bilanci gli ostacoli del nuovo fisco

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di Cristiano Dell’Oste, Valentina Maglione e Giovanni Parente

A memoria di commercialista, il fisco italiano non è mai stato semplice. Ma l’ultima manovra finanziaria ha aumentato ancora di più il coefficiente di difficoltà per i professionisti e i contribuenti. Non bastassero le comunicazioni Iva, la tassazione per cassa, la rottamazione delle cartelle e le ricadute fiscali dei nuovi bilanci, sempre in queste settimane ci sono anche il debutto della nuova imposta sul reddito imprenditoriale (Iri), la riapertura della voluntary disclosure, le nuove regole sui depositi Iva e l’allargamento della possibilità di inviare le dichiarazioni dei redditi integrative a favore del contribuente. Ed è in questo scenario che si inserisce lo sciopero che i commercialisti hanno annunciato per l’ultima settimana di febbraio, in vista della trasmissione della dichiarazione Iva annuale.

Per fare il punto della situazione, «Il Sole 24 Ore» ha passato in rassegna dieci delle principali modifiche o novità normative introdotte dal decreto fiscale (Dl 193/2106) e dalla legge di Bilancio (legge 232/2016), individuandone gli aspetti che non funzionano – o hanno bisogno di un chiarimento ufficiale – e misurandone il coefficiente di difficoltà applicativa.

Per ogni misura gli esperti del Sole 24 Ore che firmano gli articoli in queste pagine hanno espresso un giudizio da 1 (nessuna difficoltà) a 5 (difficoltà molto alta).

Le ricadute fiscali delle nuove regole di redazione dei bilanci sono senza dubbio l’aspetto più critico. Anzi, parlare di criticità può essere persino riduttivo: di fatto, c’è bisogno di una norma di legge che dica come vanno trattate a livello fiscale le nuove risultanze contabili. Altrimenti il rischio è quello, letteralmente, di non poter calcolare l’imposta dovuta.

In ordine di complessità seguono la nuova Iri al 24%, la voluntary disclosure, la rottamazione delle cartelle di Equitalia e l’apertura agli operatori nazionali dei depositi Iva. Tutte novità che necessitano di chiarimenti più o meno urgenti.

A scatenare però le maggiori proteste tra gli addetti ai lavori è il nuovo calendario delle comunicazioni Iva (spesometro trimestrale e liquidazioni), che pure a livello di difficoltà viene valutato come «medio». La contraddizione, però, è solo apparente: è vero che si tratta di un adempimento tutto sommato “meccanico”, ma le ricadute organizzative per gli studi professionali sono pesanti, in termini di software, personale e rapporto con i clienti. Basta ricordare che già nel 2016 ogni professionista ha inviato a Entratel una media di 288 files, senza considerare quelli relativi alle annualità precedenti. Oltretutto, trattandosi della diversa periodicità di un obbligo già previsto per tutti, sarà praticamente impossibile ribaltarne il costo sulla clientela.

Anche le possibili correzioni del nuovo adempimento si scontrano con gli equilibri dei conti pubblici. Dalle nuove comunicazioni Iva, infatti, si attendono 2,1 miliardi di recupero di evasione quest’anno e 4,2 nel 2018. Risorse utilizzate, tra l’altro, per finanziare alcune delle agevolazioni previste dalla legge di bilancio.

Un’altra misura a difficoltà «media», ma ad alto impatto per numero di contribuenti interessati, è la tassazione per cassa, che diventa il “regime naturale” per i soggetti in contabilità semplificata: quasi 1,8 milioni di imprenditori individuali, cui si aggiunge quasi mezzo milione di Snc e Sas. I vantaggi dovrebbero essere immediati, perché da sempre i piccoli operatori si lamentano di dover pagare le imposte su fatture non ancora incassate e la crisi ha reso ancora più grave il fenomeno dei mancati pagamenti. Anche in questo caso, però, andrebbero previsti dei ritocchi soprattutto per limitare l’effetto negativo della norma sulle rimanenze: oggi chi entra nel nuovo regime con il magazzino pieno di invenduto rischia di pagare più imposte dall’anno prossimo.

Leggi gli approfondimenti sulle novità fiscali per il 2017

• TASSAZIONE PER CASSA
• IRI
• NUOVE REGOLE PER I BILANCI
• OPERAZIONI AGEVOLATE
• ACE
• COMUNICAZIONE IVA
• DEPOSITI IVA
• ROTTAMAZIONE DEI RUOLI
• VOLUNTARY DISCLOSURE
• DICHIARAZIONE INTEGRATIVA

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