Adempimenti

Dati fattura, si va verso l’addio all’annotazione nei registri acquisti e vendite

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di Giovanni Parente

Nel cantiere della conversione del Dl 87/2018 a cui stanno lavorando le commissioni Lavoro e Finanze della Camera in vista di un approdo finale in Aula a partire dal 30 luglio, spunta una semplificazione sul fronte dell’invio dei dati fattura. Si va verso lo stop dell’annotazione nei registri Iva acquisti e vendite. A prevederlo è l’emendamento 11.15 (primo firmatario Raffaele Trano del Movimento 5 Stelle) che è stato approvato nell’esame in commissione. Il testo cita letteralmente che «i soggetti obbligati alla comunicazione dei dati delle fatture emesse e ricevute ai sensi del comma 3 dell’articolo 1 del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127, sono esonerati dall’obbligo di annotazione in apposito registro di cui agli articoli 23 e 25 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633». Il comma 3 dell’articolo 1 del Dlgs 127/2015, nella versione precedente a quella che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2019 cone modificato dall’ultima legge di Bilancio (legge 205/2017) e che prevede l’obbligo generalizzato di e-fattura tra “privati”, prevede che «con riferimento alle operazioni rilevanti ai fini dell’imposta sul valore aggiunto effettuate dal 1° gennaio 2017, i soggetti passivi possono optare per la trasmissione telematica all’agenzia delle Entrate dei dati di tutte le fatture, emesse e ricevute, e delle relative variazioni, effettuata anche mediante il Sistema di Interscambio di cui all’articolo 1, commi 211 e 212, della legge 24 dicembre 2007, n. 244. L’opzione ha effetto dall’inizio dell’anno solare in cui e’ esercitata fino alla fine del quarto anno solare successivo e, se non revocata, si estende di quinquennio in quinquennio». Per come è fortmulato il testo si dovrebbe trattare quindi dello spesometro “opzionale” e non dell’obbligo di e-fattura, in quanto il nuovo comma 3 dell’articolo 1 del Dlgs 127/2015 “operativo” dal prossimo anno si riferisce al fatto che «sono emesse esclusivamente fatture elettroniche utilizzando il Sistema di Interscambio» e non di dati fattura.

Ma c’è comunque un emendamento al Dl 87/2018 approvato in tema di fattura elettronica. Infatti, è passato anche il “correttivo” del Governo ( si veda quanto anticipato in questo articolo ) che imbarca la proroga dell’e-fattura (dal 1° luglio 2018 al 1° gennaio 2019) per i distributori di carburanti all’interno del provvedimento. Il differimento, infatti, era stato introdotto con un decreto legge ad hoc (Dl 79/2018) che, pur essendo stato già approvato in prima lettura dal Senato, ora potrebbe essere fatto decadere e quindi non essere più convertito visti i tempi tecnici mancanti alla pausa estiva del Parlamento.

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