Controlli e liti

Definizione delle liti pendenti, convenienza alla prova del calcolo

di Salvina Morina e Tonino Morina

Per la chiusura delle liti pendenti è tutto pronto. Ora la palla passa ai contribuenti interessati alla definizione agevolata, la cui domanda dovrà essere presentata entro il 2 ottobre 2017 presso l'ufficio competente dell'agenzia delle Entrate o tramite i servizi telematici delle Entrate mediante il software annunciato dal comunicato stampa del 9 agosto 2017 .

Valutazione costi - benefici

Di norma, in caso di accertamento con imposte, sanzioni e interessi, i benefici per i contribuenti sono costituiti dall'abbandono delle sanzioni e degli interessi di mora. Si “azzerano” anche gli interessi maturati negli anni dopo i 60 giorni successivi alla notifica dell'atto impugnato e gli eventuali compensi di riscossione chiesti con le cartelle, se non già pagati a seguito di riscossione in pendenza di giudizio. La valutazione va comunque fatta caso per caso, tenendo conto dell'incertezza del contenzioso e delle spese che deve sostenere il contribuente, considerato che alcuni uffici, anche quando sono sicuri di perdere, proseguono la lite fino alla Cassazione, costringendo il contribuente a fare tutti i tre gradi di giudizio.

Un esempio preso dal vero

L'esempio che segue riguarda un contribuente al quale l'ufficio dell'agenzia delle Entrate aveva notificato, in data 4 ottobre 2010, un avviso di accertamento, con richiesta di maggiori tributi relativi a Ires per 82.652,00 euro, Irap per 13.838,00 euro, sanzioni per 97.522,00 euro, complessivamente 194.012,00 euro, oltre interessi maturati e maturandi.

Contro l'accertamento, il contribuente, dopo avere tentato di chiuderlo in adesione con l'ufficio (adesione chiusa con esito negativo), ha presentato il ricorso alla Commissione tributaria provinciale di Ragusa che lo ha respinto con condanna al pagamento delle spese di giudizio a carico del contribuente. La sentenza è stata appellata dal contribuente e la lite è attualmente pendente presso la Commissione tributaria regionale di Palermo, sezione staccata di Catania. A seguito della sentenza dei giudici di primo grado, l'ufficio ha iscritto a ruolo, come previsto per legge (articolo 68, decreto legislativo 546/1992), i due terzi delle imposte e i due terzi delle sanzioni accertate, più interessi, compensi di riscossione e spese di notifica. Con cartella di pagamento, notificata il 22 luglio 2015, sono stati infatti chiesti al contribuente: 65.014,67 euro per sanzioni (due terzi di 97.522,00); 55.101,33 euro per Ires (due terzi di 82.652,00); 17.613,93 euro per interessi sull'Ires; 9.225,33 euro per Irap (due terzi di 13.838,00); 2.949,01 euro per interessi sull'Irap; 5,16 euro per spese di notifica; 6.976,67 euro per compensi di riscossione. In totale, 156.886,10 euro. La cartella è stata regolarmente pagata dal contribuente il 21 settembre 2015.

Calcolo delle somme dovute

Considerato che le imposte accertate per il 2005 ammontano a 96.490,00 euro, di cui Ires 82.652,00 euro e Irap 13.838,00 euro, tenuto conto che la scadenza del versamento per il 2005 era il 20 giugno 2006, si devono calcolare gli interessidel 2,75% dal 21 giugno 2006 fino al 30 settembre 2009 e del 4% dal 1° ottobre 2009 fino alla data di notifica dell'accertamento avvenuta il 4 ottobre 2010, più il 4% per i 60 giorni successivi alla data di notifica dell'accertamento. Il calcolo degli interessi del 2,75% sul totale delle imposte accertate di 96.490,00 euro, dal 21 giugno 2006 al 30 settembre 2009 è pari a: 1.393,08 euro di interessi, per i 189 giorni del 2006; 5.306,96 euro di interessi, per i due anni 2007 e 2008; 1.990,11 euro di interessi, per i 270 giorni del 2009. In totale 8.690,15 euro di interessi, per complessivi 1.179 giorni.

Il calcolo degli interessi del 4% sul totale delle imposte accertate di 96.490 euro, dal 1° ottobre 2009 fino al 4 ottobre 2010, data di notifica dell'accertamento, vede 964,90 euro di interessi per i 90 giorni del 2009; 2.937,58 euro di interessi per i 274 giorni del 2010. In totale 3.902,48 euro di interessi per complessivi 364 giorni. Gli interessi del 4% per i 60 giorni successivi alla data di notifica dell'accertamento ammontano a 643,27 euro.

Il totale complessivo degli interessi è dunque di 13.235,90 euro (8.690,15, più 3.902,48, più 643,27); se sommiamo le imposte accertate (96.490,00 euro)l’importo lordo dovuto è di 109.725,90 euro.

Agenzia delle Entrate, comunicato del 9 agosto 2017

Gli esempi di calcolo

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