Controlli e liti

Dieci sanatorie che non conoscono il rapporto Fisco-contribuenti

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di Antonio Iorio

Gli istituti che dovrebbero realizzare la pace fiscale alla fine sono dieci e sembrano ormai definitivamente delineati. La prima sensazione è che, ancora una volta, chi ha scritto le norme non ha ben presente la situazione della maggior parte dei contribuenti e, soprattutto, il reale rapporto con il fisco.

Errori formali
Si parte così dalla sanatoria delle irregolarità formali, oggetto di acceso dibattito politico, che, in concreto, non interessa quasi nessuno: la sanzione per violazione formale (posto che sia ancora perseguibile), per come è intesa dalle Entrate e dalla Cassazione, è nella pratica l’ultimo dei pensieri del contribuente che spesso si vede perseguito per singolari interpretazioni dei verificatori che sfociano in irregolarità sostanziali irrilevanti ai fini della sanatoria.

Adesione ai pvc
C’è poi l’adesione ai Pvc con il pagamento del 100% delle maggiori imposte pretese. Chi ha scritto le norma pare non sapere che le contestazioni contenute in questi atti sono spesso poco fondate e, non di rado, derivano non da condotte evasive, ma da tesi degli accertatori, poi sensibilmente ridotte in sede giudiziale. Del resto è un dato di fatto che le violazioni constatate ogni anno (i cui importi, se fossero fondati, potrebbero risollevare l’economia italiana), se confrontate con l’accertato e il riscosso evidenziano una incredibile differenza.

Chiusura delle liti
Sulla definizione delle liti sono intervenute modifiche interessanti che avrebbero richiesto però maggiore chiarezza: la data di riferimento per la lite pendente è ora il 24 ottobre 2018, ora il 19 dicembre (per i giudizi in Cassazione). Si fa poi riferimento alcune volte ai ricorsi «notificati», altre alle controversie pendenti, altre ancora ai ricorsi «iscritti». Ci sono poi i primi provvedimenti dell’Agenzia che in alcuni punti, anziché chiarire le norme, introducono ulteriori dubbi e restrizioni (valga per tutti il caso della asserita impossibilità di aderire alla definizione degli accertamenti in presenza di istanza di adesione successiva al 24 ottobre). In questo contesto di oggettiva scarsa chiarezza si inserisce questo dossier che approfondisce in modo dettagliato gli istituti, fornendo i primi utili chiarimenti e i concreti comportamenti da adottare.

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