Dogane, procedure semplificate per l’operatore economico autorizzato
Le linee guida per diventare Operatore economico autorizzato (Aeo) sono arrivate anche nella loro versione italiana. Lo si apprende dalla comunicazione resa dall’agenzia delle Dogane il 16 gennaio 2017 . Questa versione facilita ulteriormente il compito di operatori e professionisti che si troveranno ad approcciarsi con la procedura per il rilascio dell’autorizzazione. Con la versione italiana delle linee guida, insomma, non ci sono più “scuse” e l’Aeo deve diventare oggetto di una seria valutazione da parte delle imprese che operano con l’estero. L’autorizzazione costituisce un’indubbia semplificazione dei processi legati ai rapporti con la Dogana, ma anche e soprattutto un nuovo modo di concepire la Dogana stessa: non più un “ostacolo” al commercio internazionale, bensì un interlocutore, un partner, privilegiato nei processi di importazione ed esportazione delle merci. Tutto questo è reso possibile dall’Aeo. L’autorizzazione ad operare come Aeo si ottiene seguendo un iter procedurale che la Commissione europea – Dg Taxud ha puntualmente definito con i propri orientamenti.
Chi è l’Aeo?
È un operatore economico considerato affidabile per quanto riguarda le operazioni doganali svolte e come tale è autorizzato a godere di determinati benefici in tutta l’Ue.
Quali sono i requisiti per ottenere lo status?
L’assenza di violazioni gravi o ripetute della normativa doganale e fiscale, compresa l’assenza di precedenti di reati gravi in relazione all’attività economica del richiedente; la dimostrazione, da parte del richiedente, di un alto livello di controllo sulle sue operazioni e sul flusso di merci; standard pratici di competenza o qualifiche professionali direttamente connesse all’attività svolta (determinazione n. 188 del 13 gennaio 2017 dell’agenzia delle Dogane).
I consigli per l’attivazione della procedura?
Prima di presentare formale domanda di autorizzazione è opportuno:
■contattare l’autorità doganale di rilascio;
■ decidere il tipo di autorizzazione da richiedere;
■nominare una persona di contatto competente incaricata della domanda;
■compilare accuratamente il questionario di autovalutazione e accertarsi che tutte le persone/tutti i reparti pertinenti all’interno dell’organizzazione partecipino alla compilazione del Qav.
Quali sono le fasi della procedura?
1) Presentazione, ricevimento e accettazione della domanda;
2) analisi dei rischi e processo di audit, mediante la raccolta di analisi e informazioni;
3) decisione di concessione dell’autorizzazione/status.
La gestione dello status
Il monitoraggio periodico è responsabilità dell’operatore economico e deve far parte dei suoi sistemi di controllo interno. L’operatore è tenuto a riesaminare processi, rischi e sistemi per tener conto di cambiamenti significativi nelle proprie operazioni. Le autorità doganali devono essere informate di tali cambiamenti
Quali sono i vantaggi diretti?
I vantaggi sono molteplici:
a) l’accesso agevolato alle semplificazioni doganali, nel senso che le autorità doganali non sottopongono di nuovo a esame i criteri già esaminati al momento della concessione dello status di Aeo;
b) minori controlli fisici e documentali;
c) trattamento prioritario delle spedizioni qualora siano selezionate per essere sottoposte a un controllo;
d) scelta del luogo dei controlli.
Quali sono i vantaggi indiretti?
Anche questi sono molteplici: il riconoscimento come partner commerciale sicuro (logo Aeo); migliori relazioni con le altre autorità doganali e altre autorità pubbliche. Il mutuo riconoscimento: ad oggi l’Ue ha concluso ed attuato il mutuo riconoscimento dei programmi Aeo con Norvegia, Svizzera, Giappone, Andorra, Stati Uniti e Cina.