Doppio passaggio per il bonus in Redditi
I modelli di dichiarazione dei redditi per l’anno 2017 prevedono due importanti novità relative al regime del patent box introdotte per recepire le disposizioni attuative del Dm 28 novembre 2017. La prima riguarda l’obbligo di monitoraggio a carico dei soggetti che hanno richiesto il beneficio per i marchi. La seconda è destinata ai soggetti che intendono esercitare l’opzione per il regime di tassazione agevolata a decorrere dal periodo d’imposta 2017.
Le istruzioni al modello Redditi 2018-SC prevedono, in particolare:
il nuovo prospetto «Grandfathering - opzione marchi d’impresa (patent box)», inserito all’interno del quadro RS – prospetti vari;
la nuova sezione IV del quadro OP denominata «opzione di tassazione agevolata dei redditi derivanti dall’utilizzo di taluni beni immateriali».
Il prospetto «Grandfathering» è stato introdotto in seguito alla soppressione dei marchi d’impresa dal novero dei beni agevolabili. Il Dm ha previsto, infatti, a carico delle società che hanno esercitato l’opzione sui marchi, l’obbligo, a decorrere dal terzo periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014 (e, quindi, dal 2017), di fornire particolari informazioni all’interno del modello dei redditi. A tal fine, nel rigo RS270 va indicato:
in colonna 1, il numero dei marchi per i quali è stata esercitata l’opzione;
in colonna 2, l’ammontare del reddito agevolabile.
Nelle colonne da 3 a 5, invece, vanno indicati i codici dei Paesi esteri in cui sono fiscalmente residenti, rispettivamente: a) la società che esercita il controllo diretto sul soggetto stesso; b) la società che esercita il controllo indiretto sul soggetto stesso che, a sua volta, è controllata esclusivamente dallo Stato o da altri enti pubblici o da persone fisiche ovvero non è controllata da alcun soggetto; c) le società correlate dalle quali il soggetto ha ricevuto compensi per lo sfruttamento dei marchi d’impresa oggetto dell’opzione.
La nuova sezione del quadro OP, invece, scaturisce dalle previsioni del Dm riguardanti l’esercizio dell’opzione. Dal periodo d’imposta 2017, infatti, le società che intendono usufruire del regime agevolato per software protetto da copyright, brevetti industriali, disegni e modelli, nonché processi, formule e informazioni relativi a esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale o scientifico giuridicamente tutelabili, devono esercitare l’opzione direttamente all’interno del modello dei redditi.
Pertanto, poiché l’opzione dura per cinque periodi d’imposta, se esercitata nel modello Redditi 2018 avrà efficacia fino al periodo d’imposta 2021. Per esercitare l’opzione, quindi, i contribuenti dovranno indicare nei righi da OP16 a OP20 per singola tipologia di bene immateriale:
in colonna 1, il numero dei beni cui si riferisce l’opzione;
in colonna 2, l’ammontare del reddito agevolabile per ciascuna delle tipologie di beni immateriali oggetto dell’agevolazione.
Analoghe indicazioni sono contenute nelle istruzioni relative al modello Redditi 2018 relativo alle società di persone e agli enti non commerciali.