Adempimenti

E-fattura con più incentivi

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di Marco Mobili e Giovanni Parente

Sono già 8mila le imprese che utilizzano la fatturazione elettronica nelle operazioni B2B (business to business) per oltre qualche milione di documenti transitati attraverso lo Sdi (Sistema di interscambio). Da questo dato, come spiega al Sole 24 Ore il viceministro all’Economia Luigi Casero, «occorre partire per arrivare nel medio periodo a un ampio utilizzo dell’e-fattura».

Il percorso è stato individuato ieri durante il tavolo tecnico convocato al Mef dal viceministro a cui hanno partecipato il direttore dell’Agenzia, Rossella Orlandi, i rappresentanti delle imprese, quelli degli artigiani e commercianti e quelli dei professionisti, Sogei e AssoSoftware. L’idea di fondo - sottolinea Casero- è di «potenziare gli incentivi per l’adesione spontanea al nuovo sistema di fatturazione». D’altro canto, non è praticabile una soluzione alternativa considerate le lentezze con cui la Commissione Ue potrebbe rispondere alle richieste più volte avanzate dall’Italia per un superamento del divieto di obbligatorietà. Sul tavolo le associazioni e i professionisti hanno già avanzato un pacchetto di proposte per far crescere l’appeal della fatturazione elettronica.

Compensazioni crediti commerciali con debiti tributari. Un cavallo di battaglia delle associazioni di categoria è la possibilità di scontare dalle imposte dovute i crediti vantati nei confronti delle pubbliche amministrazioni. Il vero limite, però, resta il costo per l’Erario e il reperimento delle coperture.

Limite della tracciabilità. Le associazioni hanno chiesto di elevare da 30 a 3mila euro (attuale soglia per l’utilizzo del contante) a cui agganciare la riduzione di due anni dei termini di accertamento per chi aderisce all’e-fattura. E su questo fronte Casero ha manifestato un’apertura più che possibile sull’abolizione della soglia dei 30 euro e sul garantire alle imprese e ai professionisti lo sconto di due anni sugli accertamenti.

Viceministro, amministrazione finanziaria e associazioni hanno condiviso la necessità di avviare una road map che nel breve periodo possa ampliare il perimetro delle imprese che scelgono l’e-fattura nelle transazioni commerciali tra privati. «In fondo le 8mila imprese che già per loro libera scelta - commenta Casero - hanno anticipato l’opzione rispetto alla scadenza del 31 marzo sono la dimostrazione che il sistema di digitalizzazione nelle comunicazioni al Fisco può portare a una drastica riduzione di adempimenti e costi amministrativi».

La seconda tappa della road map dopo l’ampliamento degli incentivi fiscali prevede, infatti, la messa a punto di un software gestionale che consenta alle imprese di inviare il documento elettronico oltre che alle Entrate anche al professionista e alle banche nell’ottica di un meccanismo di factoring. Come fanno notare da Rete imprese Italia, questo sarebbe il vero punto di svolta per l’e-fattura perché consentirebbe un rapporto più disteso dell’impresa verso l’adempimento con possibilità di correzione in caso di errori . E per i professionisti cadrebbe l’obbligo del nuovo spesometro.

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