Adempimenti

Enti non commerciali, nuova dichiarazione Imu

Con il Dm del 4 maggio il Mef ha aggiornato i contenuti alle novità del periodo Covid

di Ilaria Ioannone e Gabriele Sepio

Per gli enti non commerciali arriva il nuovo modello dichiarativo Imu, in vista della scadenza del 30 giugno. Con il decreto del 4 maggio , il ministero dell’Economia (Mef) aggiorna il documento tenendo conto delle novità che hanno toccato l’Imu durante l'emergenza Covid.

Sotto un profilo soggettivo, saranno tenuti a presentare il nuovo modello tutti gli enti pubblici e privati che non hanno per oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività commerciale e che possiedono ed utilizzano gli immobili per tali finalità. Rientrano in tale nozione, quindi, non solo istituti previdenziali, ex Ipab ed enti territoriali (cioè i Comuni), ma anche Onlus, enti ecclesiastici civilmente riconosciuti ed enti del Terzo settore iscritti nel Registro unico nazionale.

La presentazione

Il decreto del Mef prevede che il modello dovrà essere utilizzato per la trasmissione in via telematica della dichiarazione Imu relativa all’anno di imposta 2022 entro il termine del prossimo 30 giugno. Nello specifico, la dichiarazione dovrà essere indirizzata al Comune sul cui territorio insistono gli immobili dichiarati, o in caso di immobile che si trovi su Comuni diversi, la presentazione andrà rivolta al Comune sul cui territorio insiste prevalentemente la superficie dell’immobile stesso.

La compilazione

In primo luogo, occorrerà compilare il frontespizio del modello Imu, composto da quattro riquadri relativi a contribuente, dati del rappresentante firmatario della dichiarazione, firma e impegno alla presentazione telematica.

Nel quadro dedicato al contribuente andranno riportati i dati identificativi del soggetto passivo Imu; in quello del legale rappresentante troveranno posto i suoi dati anagrafici, codice fiscale, codice della carica e veste all’atto della dichiarazione.

Nel riquadro dedicato all’impegno della presentazione telematica, l’intermediario dovrà riportare il proprio codice fiscale, la data di assunzione dell’impegno a presentare la dichiarazione, la firma e, in caso di Caf, il proprio numero di iscrizione.

Ognuno dei quattro quadri dovrà essere debitamente compilati secondo le istruzioni messe a disposizione del contribuente sul sito del Mef. In particolare, il quadro A viene riservato alla descrizione degli immobili totalmente imponibili o esenti e comprende ben 20 campi (che riguardano le caratteristiche dell’immobile e i dati catastali).

Il quadro B riguarda, invece, gli immobili parzialmente imponibili o totalmente esenti. Prevede una differente modalità di compilazione e di determinazione della porzione di immobile da assoggettare a imposizione a seconda che si tratti di attività didattica o di altre attività meritevoli.

Infine, gli ultimi due quadri, quello C e D, potranno essere utilizzati rispettivamente ai fini della determinazione dell’Imu e alla compensazione e rimborsi. Quest’ultima ipotesi richiede di indicare:

nella colonna 1, l’importo a credito risultante dalla presentazione della dichiarazione;

nella colonna 2, il credito di cui si richiede il rimborso.

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