La comunicazione del piano Transizione 4.0 va inviata entro dicembre
Scadenza per gli investimenti fatti sulla base della manovra 2020. Più tempo per gli altri
Previsti già due anni fa, arrivano ora i modelli del ministero dello Sviluppo economico per la comunicazione dei dati relativi agli investimenti delle imprese agevolati con i crediti d’imposta del piano Transizione 4.0.
Si tratta di un adempimento previsto dalla legge di Bilancio 2020, ai fini di monitorare il trend del piano, «per valutare l’andamento, la diffusione e l’efficacia delle misure agevolative».
I modelli sono allegati a tre distinti decreti direttoriali, firmati da Mario Fiorentino, Dg del Mise per politica industriale, innovazione e Pmi, per i beni strumentali 4.0 materiali e immateriali (ex iperammortamento), per la formazione e per la ricerca e sviluppo.
I decreti precisano che l’invio del modello non costituisce presupposto per l’applicazione del credito d’imposta ma anche che l’eventuale mancata trasmissione non determina effetti in sede di controllo da parte dell’amministrazione finanziaria della corretta applicazione dell’incentivo.
È comunque un adempimento che ricade sulle imprese - introdotto in modo forse troppo frettoloso durante il governo Conte-2 - e che finora il ministero aveva lasciato in sospeso, nonostante fosse previsto da quasi due anni, per non appesantire gli investitori di un onere burocratico in più.
L’esigenza di smaltire il carico arretrato di decreti attuativi comunque previsti dalla legge ha portato alla fine alla predisposizione dei decreti.
I tempi, almeno per gli investimenti più datati, sono molto stretti. Infatti per le spese effettuate nel 2020, sulla base della legge di Bilancio 2020 (legge 160/2019), la comunicazione va inviata entro il 31 dicembre 2021.
Invece per gli investimenti realizzati successivamente, sfruttando la nuova versione del piano inserita nella legge di Bilancio 2021 (legge 178/20) il modello andrà trasmesso entro la data di presentazione della dichiarazione dei redditi riferita a ciascun periodo d’imposta di realizzazione dell’intervento.
La trasmissione deve essere effettuata online, via Pec, a tre diversi indirizzi in base alla tipologia di credito d’imposta: benistrumentali4.0 @pec.mise.gov.it, formazione4.0 @pec.mise.gov.it, e per il credito d’imposta per ricerca, innovazione e design cirsid@pec.mise.gov.it.
I modelli prevedono una parte relativa ai dati anagrafici delle imprese e tre sezioni per le informazioni sugli investimenti, ad esempio a quale categoria tecnologica appartengono.
Andrà specificato anche se, in rapporto alle spese eleggibili, l’impresa ha beneficiato di altre sovvenzioni pubbliche. Per il credito d’imposta per la ricerca, l’innovazione e il design andrà precisato se si tratta di spese sostenute direttamente o spese infragruppo.
Sempre allo scopo di monitorare l’andamento delle varie agevolazioni, per i beni strumentali digitali viene richiesto, tra l’altro, se l’impresa si è avvalsa di un innovation manager e se ha fruito del relativo voucher dello Sviluppo.