Esterometro, si studia l’invio trimestrale. Dati Iva: basteranno tre invii
Mentre il Dpcm di proroga della scadenza di domani 28 febbraio ancora latita (si veda il servizio a pagina 24), il Fisco dice sì al termine trimestrale (oggi è mensile) per l’esterometro, ossia la comunicazione dei dati delle fatture da e verso l’estero che non rientrano nella fatturazione elettronica. La modifica sarà formalizzata in un emendamento alla proposta di legge sulle semplificazioni fiscali. Così come i tecnici hanno già dato il via libera alla possibilità di evitare la quarta comunicazione dei dati delle liquidazioni Iva se il contribuente presenterà la dichiarazione per l’imposta sul valore aggiunto entro il 28 febbraio.
«Meno carta in studio e in azienda» evidenzia Alberto Gusmeroli, raccontando un’altra misura fortemente sostenuta che consente la tenuta di qualsiasi registro contabile con sistemi elettronici su qualsiasi tipo di supporto informatico.
Si punta a ridefinire il perimetro dell’autonoma organizzazione per l’esonero Irap: il volume d’affari non dovrà essere superiore a 150mila euro qualora le spese per personale, consulenze e beni strumentali non siano superiori al 70 per cento dei compensi percepiti. Altra condizione è l’impiego di un solo lavoratore a tempo pieno oppure di due part time. L’esclusione decorrerà dal 2020 e dalla Ragioneria dovranno arrivare le indicazioni sugli oneri necessari per le coperture.
Riflessione in corso da parte dei tecnici sulla possibilità di innalzare da 5mila a 15mila euro la soglia per le compensazioni Iva senza visto di conformità. Così come si aspetta un responso tecnico sulle coperture per le note di variazioni Iva in caso di procedure concorsuali.