Imposte

Finanza d’impresa, soluzioni sempre più ampie: domani la guida per i commercialisti

di Alessandro Germani

In esclusiva per gli abbonati al «Quotidiano del Fisco» un articolo in anteprima dal Focus di Norme&Tributi «Finanza alternativa per le imprese» in uscita domani con Il Sole 24 Ore

A favore delle imprese esistono una serie di soluzioni di finanza alternativa a quella bancaria utili a soddisfare le esigenze di medio lungo termine. Gli strumenti in questione riguardano sia l’equity sia il debito. Invece per ciò che concerne il finanziamento delle esigenze di breve termine, tipicamente il circolante, l’ambito di utilizzo è soltanto quello del debito.

La soluzione alternativa a quella bancaria dell’anticipo o sconto fatture appaiono essere le nuove piattaforme di invoice trading.

Queste soluzioni sembrano di notevole interesse in quanto, in primo luogo, si ricollegano a tutto quell’ambito attualmente noto come fintech, relativo a piattaforme che mettono in collegamento operatori in deficit – le imprese – con operatori in surplus – le persone fisiche o gli investitori istituzionali.

L’utilizzo di questa tecnologia consente di rendere più veloce la risposta a fronte dell’esigenza di finanziamento e di conseguire un contenimento di costi, abbattendo quelli fissi.

La logica del factoring

La logica dell’invoice trading è assimilabile al factoring, che si suddivide nelle due seguenti modalità:

quella pro solvendo, in cui il rischio resta a carico dell’impresa finanziata; si tratta di una modalità di mera anticipazione finanziaria, motivo per cui se alla scadenza il debito resta insoluto il soggetto finanziatore si rivarrà sull’impresa creditrice, addebitandole l’importo del credito e le ulteriori spese maturate

quella pro soluto, in cui invece il rischio si trasla dall’impresa creditrice al soggetto finanziatore, che dovrà eventualmente accollarsi la perdita in caso di insoluto del debitore ceduto alla scadenza.

Va da sé che la formula del factoring pro soluto, nel quale l’impresa cede tutti i rischi connessi alla propria attività commerciale, è più rischiosa per il soggetto finanziatore e dunque si tramuta in una maggiore onerosità per l’impresa, se confrontata con il pro solvendo.

L’impatto a livello di bilancio, in particolare quando l’invoice trading avviene secondo la formula del pro soluto, mostra alcuni aspetti di sicuro appeal se confrontato con il classico anticipo di natura bancaria. Infatti nel caso dell’anticipo bancario, il credito commerciale resta invariato, si registra un introito di liquidità per l’impresa mentre i debiti finanziari si incrementano di pari importo. Quindi la posizione finanziaria netta non migliora né tantomeno migliora il capitale circolante netto.

Nel caso, invece, di utilizzo dell’invoice trading secondo la formula del factoring di tipo pro soluto la rappresentazione di bilancio si fa nettamente preferire. Infatti, il credito commerciale viene meno, si genera un afflusso di liquidità, senza tuttavia che ciò si concretizzi in un debito finanziario. Quindi la posizione finanziaria netta migliora così come il capitale circolante netto.

A fronte dell’interesse delle imprese vale la pena di evidenziare l’appeal di questa forma di investimento, in particolare per ciò che concerne gli investitori istituzionali.

Per questi ultimi può essere interessante in primo luogo il fatto di poter ritrarre dall’investimento a breve termine un rendimento superiore a quello tipico del pronti contro termine.

Investimento «rotativo»

L’altro aspetto di interesse è il fatto che l’investimento è di tipo “rotativo”.

Circa le modalità di investimento, esse potranno riguardare tanto la forma diretta quanto quella indiretta, che di solito viene preferita in quanto gli istituzionali tendono a demandare ad altri l’asset allocation del proprio portafoglio.

È quindi ipotizzabile l’intervento di una Spv (special purpose vehicle) di cartolarizzazione che acquista le fatture dalla piattaforma ed emette delle Abs (asset backed secutirities) destinate agli istituzionali, che nel proprio portafoglio potranno introdurre queste tranche di cartolarizzazione.

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