FISCO E SENTENZE/Le massime di Cassazione: contraddittorio in Dogana, cartiere, accesso nello studio-abitazione
Mancato contraddittorio preventivo con le Dogane senza conseguenze se il contribuente nel ricorso amministrativo può richiedere la sospensione dell’atto. Risultanze anagrafiche con mero valore presuntivo perché fa fede l’eventuale dimora abituale per le notifiche tributarie. L’assenza del personale e l’inadeguatezza dei beni strumentali dell’anello intermedio provano la triangolazione della cartiera. Aliquota del registro della divisione per comunione sciolta con assegnazione del bene in natura e di denaro per le quote possedute. La spontanea consegna della documentazione alla GdF nei locali adibiti promiscuamente a studio ed abitazione non sana l’assenza della preventiva autorizzazione del Pm. Sono i temi delle massime delle principali pronunce della Cassazione in materia tributaria e societaria dell’ultima settimana.
Mancato contraddittorio preventivo con le Dogane senza conseguenze se è possibile la sospensione dell’atto
Il diritto di ogni persona di essere ascoltata prima dell’adozione di una decisione che possa incidere in modo negativo sui suoi interessi in ambito doganale deve essere interpretato nel senso che i diritti di difesa del destinatario di un avviso di rettifica, in mancanza di una previa audizione dell’interessato, non sono violati laddove la normativa nazionale che consente al soggetto interessato di contestare tale atto nell’ambito di un ricorso amministrativo prevede la possibilità di chiedere la sua sospensione fino all’eventuale riforma. Questo in quanto la violazione del diritto ad essere ascoltati determina l’annullamento del procedimento amministrativo soltanto quando, in mancanza di tale irregolarità, il procedimento avrebbe potuto comportare un risultato diverso.
•Cassazione, ordinanza 13209/2018
Risultanze anagrafiche con mero valore presuntivo: fa fede l’eventuale dimora abituale per le notifiche tributarie
Per le notifiche tributarie vale il principio generale secondo cui fa fede esclusivamente il luogo dove il contribuente «dimora di fatto in modo abituale». Questo in quanto le risultanze anagrafiche assumono mero valore presuntivo e possono essere superate da una prova contraria desumibile da qualsiasi fonte di convincimento affidata all’apprezzamento del giudice.
•Cassazione, sentenza 13124/2018
L’assenza del personale e l’inadeguatezza dei beni strumentali provano la triangolazione delle cartiera
In tema di frodi carosello, quando l’operazione soggettivamente inesistente è di tipo triangolare, l’onere probatorio dell’Amministrazione, circa la presunzione di consapevolezza del cessionario che il corrispettivo della cessione sia versato al terzo non legittimato alla rivalsa né assoggettato all’obbligo di pagamento dell’imposta, è soddisfatto attraverso la dimostrazione che l’interposto è privo di dotazione personale e strumentale adeguata. Questo in quanto la sola asserita carenza di strutture logistiche e di adeguata organizzazione aziendale delle società cartiere non costituisce presunzione qualificata circa l’esistenza di benefici conseguenti alle sottofatturazioni.
•Cassazione, ordinanza 13354/2018
Aliquota del registro della divisione per comunione sciolta con assegnazione del bene «mista»
In caso di scioglimento della comunione con assegnazione del bene in natura ad un condividente e versamento agli altri di somme in denaro pari al valore delle quote, si applica l’aliquota dell’imposta di registro della divisione e non quella della vendita. Questo in quanto, la pattuizione di conguagli in denaro contro assegnazione dell’intero in natura che importi coincidenza tra quote di fatto e di diritto, non consente di qualificare il negozio divisorio in termini traslativi.
•Cassazione, ordinanza 13637/2018
La spontanea consegna della documentazione alla Gdf nello studio-abitazione non sana l’assenza di autorizzazione del Pm
È inutilizzabile ai fini accertativi la documentazione acquisita dalla Guardia di Finanza senza la preventiva autorizzazione all’accesso nei locali adibiti a studio-abitazione anche se la consegna è avvenuta spontaneamente. Questo in quanto l’utilizzazione ai fini fiscali di dati e documenti acquisiti dalla Guardia di Finanza operante quale organo di polizia giudiziaria, pur subordinata al rispetto delle norme tributarie, comporta sempre la necessità di preventiva autorizzazione del Procuratore della Repubblica per procedere all’accesso nei locali diversi da quelli di esercizio dell’attività del contribuente.
•Cassazione, ordinanza 13711/2018
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