Controlli e liti

FISCO E SENTENZE/Le massime di Cassazione: omessa dichiarazione, lettere d’intento, bonus proprietà contadina

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di Luca Benigni, Ferruccio Bogetti e Gianni Rota

Anche per il collezionista privato reato di omessa dichiarazione se viene provata l’evasione. Solo la vigilanza salva il cedente dalla frode sulle false lettere d’intento. Reddito d’impresa per le scuole religiose se le prestazioni sono a fini di lucro. Agevolazioni piccola proprietà contadina all’imprenditore con le «carte in regola». La cessione per intero dell’albergo non blocca il sequestro. Sono i temi della rassegna delle massime relative alle principali pronunce in materia tributaria della Cassazione.

ACCERTAMENTO E CONTENZIOSO

Anche per il collezionista privato reato di omessa dichiarazione se viene provata l’evasione
In caso di attività di collezionismo anche per il privato può configurarsi il reato di omessa dichiarazione oltre la soglia penale laddove risultino provati la natura commerciale dell’attività svolta, l’entità degli introiti conseguiti, la condotta di occultamento delle vendite, l’omessa indicazione dei ricavi accertati e la detenzione di merce disponibile per il mercato.
Cassazione, sentenza 57941/2017

Solo la vigilanza salva il cedente dalla frode sulle false lettere d’intento
In caso di commercio di autoveicoli, per escludere la compartecipazione colposa del contribuente/cedente nell’illecito ascritto al cessionario che ha falsamente dichiarato nella dichiarazione d’intento la sussistenza dei requisiti di esportatore abituale, occorre la prova che costui abbia verificato la modesta composizione patrimoniale del cessionario, le modalità di pagamento degli autoveicoli venduti ed anche i documenti degli autoveicoli stessi e se i precedenti intestatari erano soggetti legittimati a detrarre l’Iva. Questo in quanto il cedente, che riceve dal proprio committente/cessionario una dichiarazione d’intento, non è tenuto ad assolvere successivamente l’Iva solo se è in grado di provare che ha adottato tutte le misure necessarie al fine di assicurarsi che la cessione così effettuata non lo conduca ad ipotizzare la sua partecipazione alla frode.
Cassazione, sentenza 31116/2017

Reddito d’impresa per le scuole religiose se le prestazioni sono a fini di lucro
A livello generale le scuole confessionali possono sempre ritenersi produttrici di un servizio laddove hanno per scopo la gestione di servizi scolastici senza che possa rilevare in contrario la qualità di congregazione religiosa propria del gestore allorquando il servizio venga svolto per fini di lucro e non di religione e/o di culto. Tuttavia, in assenza dell’attività d’impresa, alla scuola confessionale non spettano gli sgravi contributivi/fiscali previsti dalla legge 1089/1968 se risulta provata l’ammissione ai corsi scolastici anche di allievi non paganti per spirito di liberalità e che le sovvenzioni statali e regionali sono state erogate a patto che il servizio reso nelle scuole materne sia gratuito.
Cassazione, sentenza 42/2018

Agevolazioni piccola proprietà contadina all’imprenditore con le «carte in regola»
Il contribuente che non produce il certificato che attesta la sua qualità di imprenditore agricolo professionale entro i tre anni dalla registrazione dell’atto non perde il diritto ai relativi benefici fiscali se prova di aver agito diligentemente ovvero di essersi attivato per conseguirla in tempo utile non riuscendo poi ad ottenerla per sola colpa degli uffici competenti. Questo in quanto la diligenza richiesta al contribuente/beneficiario prevede che egli formuli tempestivamente l’istanza ma che segua altresì l’iter fornendo la documentazione eventuale mancante richiestagli dall’Ufficio.
Cassazione, ordinanza 117/2018

SOCIETÀ E BILANCI

La cessione per intero dell’albergo non blocca il sequestro
Via libera al sequestro disposto dal Pm del complesso alberghiero di proprietà, attraverso le partecipazioni societarie, dell’amministratore di altra società fallita poi indagato per bancarotta fraudolenta patrimoniale. Questo in quanto, ancorché gravato da ipoteca e astrattamente indivisibile, l’immobile può sempre essere ceduto per intero e non conta neppure che il suo valore possa risultare superiore rispetto al danno accertato per la bancarotta nei confronti dell’indagato.
Cassazione, sentenza 106/2018

Leggi le precedenti uscite di «Fisco e sentenze - Le massime di Cassazione»

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Ici, accertamento, fallimento, raddoppio dei termini: le massime della Cassazione dal 21 al 25 agosto

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Donazione, omesso versamento ritenute, indennità di clientela: le massime della Cassazione dal 24 al 28 luglio

Notifica, studi di settore, contributi previdenziali e concordato: le massime della Cassazione dal 17 al 21 luglio

Notifica della cartella, omesso versamento Iva, indagini finanziarie: le massime della Cassazione dal 10 al 14 luglio 2017

Deducibilità degli interessi di mora, omessi versamenti, concordato preventivo: le massime della Cassazione dal 3 al 7 luglio 2017

Redditometro, sentenza d’appello, notifica via Pec: le massime della Cassazione dal 26 al 30 giugno 2017

Tarsu, Ici, Iva, concordato e frode fiscale: le massime della Cassazione dal 19 al 23 giugno

Omesso versamento ritenute, cessione di quote, deduzione dei costi: le massime della Cassazione dal 12 al 16 giugno

Indagini finanziarie, sequestro per equivalente, indeducibilità sanzioni: le massime della Cassazione dal 5 al 9 giugno

Processo tributario, plusvalenze e omesso versamento Iva: le massime della Cassazione dal 29 maggio al 1° giugno

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Autonoma organizzazione, imposta di registro, accertamento dell’insolvenza: le massime della Cassazione dal 15 al 19 maggio

Contraddittorio, notifica della cartella, appello incidentale: le massime della Cassazione dall’8 al 12 maggio

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