FISCO E SENTENZE/Le massime di Cassazione: omessa dichiarazione, lettere d’intento, bonus proprietà contadina
Anche per il collezionista privato reato di omessa dichiarazione se viene provata l’evasione. Solo la vigilanza salva il cedente dalla frode sulle false lettere d’intento. Reddito d’impresa per le scuole religiose se le prestazioni sono a fini di lucro. Agevolazioni piccola proprietà contadina all’imprenditore con le «carte in regola». La cessione per intero dell’albergo non blocca il sequestro. Sono i temi della rassegna delle massime relative alle principali pronunce in materia tributaria della Cassazione.
ACCERTAMENTO E CONTENZIOSO
Anche per il collezionista privato reato di omessa dichiarazione se viene provata l’evasione
In caso di attività di collezionismo anche per il privato può configurarsi il reato di omessa dichiarazione oltre la soglia penale laddove risultino provati la natura commerciale dell’attività svolta, l’entità degli introiti conseguiti, la condotta di occultamento delle vendite, l’omessa indicazione dei ricavi accertati e la detenzione di merce disponibile per il mercato.
•Cassazione, sentenza 57941/2017
Solo la vigilanza salva il cedente dalla frode sulle false lettere d’intento
In caso di commercio di autoveicoli, per escludere la compartecipazione colposa del contribuente/cedente nell’illecito ascritto al cessionario che ha falsamente dichiarato nella dichiarazione d’intento la sussistenza dei requisiti di esportatore abituale, occorre la prova che costui abbia verificato la modesta composizione patrimoniale del cessionario, le modalità di pagamento degli autoveicoli venduti ed anche i documenti degli autoveicoli stessi e se i precedenti intestatari erano soggetti legittimati a detrarre l’Iva. Questo in quanto il cedente, che riceve dal proprio committente/cessionario una dichiarazione d’intento, non è tenuto ad assolvere successivamente l’Iva solo se è in grado di provare che ha adottato tutte le misure necessarie al fine di assicurarsi che la cessione così effettuata non lo conduca ad ipotizzare la sua partecipazione alla frode.
•Cassazione, sentenza 31116/2017
Reddito d’impresa per le scuole religiose se le prestazioni sono a fini di lucro
A livello generale le scuole confessionali possono sempre ritenersi produttrici di un servizio laddove hanno per scopo la gestione di servizi scolastici senza che possa rilevare in contrario la qualità di congregazione religiosa propria del gestore allorquando il servizio venga svolto per fini di lucro e non di religione e/o di culto. Tuttavia, in assenza dell’attività d’impresa, alla scuola confessionale non spettano gli sgravi contributivi/fiscali previsti dalla legge 1089/1968 se risulta provata l’ammissione ai corsi scolastici anche di allievi non paganti per spirito di liberalità e che le sovvenzioni statali e regionali sono state erogate a patto che il servizio reso nelle scuole materne sia gratuito.
•Cassazione, sentenza 42/2018
Agevolazioni piccola proprietà contadina all’imprenditore con le «carte in regola»
Il contribuente che non produce il certificato che attesta la sua qualità di imprenditore agricolo professionale entro i tre anni dalla registrazione dell’atto non perde il diritto ai relativi benefici fiscali se prova di aver agito diligentemente ovvero di essersi attivato per conseguirla in tempo utile non riuscendo poi ad ottenerla per sola colpa degli uffici competenti. Questo in quanto la diligenza richiesta al contribuente/beneficiario prevede che egli formuli tempestivamente l’istanza ma che segua altresì l’iter fornendo la documentazione eventuale mancante richiestagli dall’Ufficio.
•Cassazione, ordinanza 117/2018
SOCIETÀ E BILANCI
La cessione per intero dell’albergo non blocca il sequestro
Via libera al sequestro disposto dal Pm del complesso alberghiero di proprietà, attraverso le partecipazioni societarie, dell’amministratore di altra società fallita poi indagato per bancarotta fraudolenta patrimoniale. Questo in quanto, ancorché gravato da ipoteca e astrattamente indivisibile, l’immobile può sempre essere ceduto per intero e non conta neppure che il suo valore possa risultare superiore rispetto al danno accertato per la bancarotta nei confronti dell’indagato.
•Cassazione, sentenza 106/2018
Leggi le precedenti uscite di «Fisco e sentenze - Le massime di Cassazione»
Spese di pubblicità, Iva e bancarotta: le massime della Cassazione dal 4 al 7 dicembre
Bonus prima casa, contraddittorio, onere probatorio: le massime della Cassazione dal 20 al 24 novembre
Tari, ritenute e versamenti tardivi: le massime della Cassazione dal 13 al 17 novembre
Accise, registro sugli immobili, Iva indetraibile: le massime della Cassazione dal 6 al 10 novembre
Notifiche, 5 per mille, azione restitutoria: le massime della Cassazione dal 23 al 27 ottobre
Perdite su cambi, fatture inesistenti e ipoteca: le massime della Cassazione dal 16 al 20 ottobre
Cessione, usucapione, soci occulti e Tosap: le massime della Cassazione dal 25 al 29 settembre
Verifiche fiscali, bonus prima casa, bancarotta: le massime della Cassazione dal 18 al 22 settembre
Irap, fallimenti e regime del margine: le massime della Cassazione dall’11 al 15 settembre
Redditometro, appello tributario, fallimento: le massime della Cassazione dal 14 al 18 agosto
Indagini finanziarie, Iva, concordato preventivo: le massime della Cassazione dal 7 all’11 agosto
Tarsu, Ici, Iva, concordato e frode fiscale: le massime della Cassazione dal 19 al 23 giugno
Contraddittorio, omessi versamenti, redditometro: le massime della settimana dal 2 al 5 maggio
Plusvalenze, società estinte, fallimento: le massime della settimana dal 3 al 7 aprile
Sanzioni, rivalutazioni e appello tributario: le massime della settimana dal 13 al 17 marzo
Redditometro, sanzioni, iscrizione a ruolo: le massime della settimana dal 27 febbraio al 3 marzo
Contraddittorio, omessa dichiarazione, trust: le massime della settimana dal 20 al 24 febbraio
Notifica via Pec, redditometro, regime del margine: le massime della settimana dal 13 al 17 febbraio
Adesione, spese di lite e riciclaggio: le massime della settimana dal 6 al 10 febbraio
Redditometro, ruoli straordinari, pvc: le massime di Cassazione della settimana dal 9 al 13 gennaio