Imposte

FOCUS REDDITI SP/La stretta sull’Ace alla prova del rigo RS45

di Michele Brusaterra

Nella dichiarazione dei Redditi SP del 2017, la deduzione Ace va calcolata in due step.
Per le imprese individuali e le società di persone l’aiuto alla crescita economica, agevolazione conosciuta meglio con il suo acronimo Ace, introdotta nel nostro ordinamento tributario con la finalità di incentivare la capitalizzazione delle imprese, ha subito una profonda revisione rispetto a come era sorta.


Per i soggetti appena menzionati, infatti, era agevolabile e, quindi, dava diritto alla determinazione di una deduzione dal reddito d’impresa, pari all’ importo corrispondente al rendimento nozionale del nuovo capitale proprio, tutto il patrimonio netto esistente alla fine del periodo d’imposta oggetto di dichiarazione.


L’uso del passato e d’obbligo visto che il funzionamento della agevolazione, per imprese individuali e società di persone, è stato completamente rivisto dalla legge di bilancio per il 2017. Già dal periodo d’imposta 2016, quindi con effetto retroattivo in deroga a quanto stabilito dallo Statuto del contribuente, la determinazione del capitale proprio, su cui applicare il rendimento nozionale, non è più dato dal capitale proprio stesso, ma le imprese in contabilità ordinaria devono effettuare due diversi conteggi passando dal vecchio regime a quello nuovo che ricalca, sostanzialmente, quello già previsto per le società di capitali.

Il calcolo
Il primo step, che riveste regola di carattere transitorio nel passaggio da un “sistema” ad un altro e che resterà anche nel futuro, salvo modifiche, consiste nel determinare la differenza fra tra patrimonio netto alla data del 31 dicembre 2015 e il patrimonio netto alla data del 31 dicembre 2010. Ove questa differenza sia positiva, a prescindere da come si sia formata, essa rappresenta la prima parte dell’incremento valido ai fini Ace.
Il secondo conteggio da porre in essere, e che rappresenta la nuova modalità di determinazione dell’incremento del capitale proprio, segue il funzionamento, come già si è detto, delle società di capitali. Si deve confrontare, quindi, il patrimonio netto al 31.12.2016 con quello al 31.12.2015: assumono valenza gli incrementi delle riserve dovuti ad utili e i conferimenti in denaro, che vanno ragguagliati ad anno, mentre sul fronte dei decrementi rilevano le riduzioni di patrimonio netto con attribuzione ai soci, a qualsiasi titolo effettuate, mentre le perdite non rilevano mai.

La compilazione
All’interno del modello Redditi SP/2017, va, quindi, compilato il rigo RS45, all’interno del quadro RS, ove vanno riportati i dati appena indicati, ricordando che sono stabilite dalla norma alcune “sterilizzazioni” dell’incremento del patrimonio tra cui, introdotta proprio dalla legge di bilancio per il 2017, quella che riguarda gli incrementi di titoli e valori mobiliari diversi dalle partecipazioni, rispetto al saldo esistente al 31 dicembre 2010.
Si ricorda, infine, che in ciascun esercizio la variazione in aumento non può comunque eccedere il patrimonio netto risultante dal relativo bilancio.

Le precedenti uscite del «Focus Redditi SP»

16 febbraio - Assegnazione agevolata ai soci con «vista» sul quadro RQ

17 febbraio - La disapplicazione del regime delle società di comodo nel rigo RS11

18 febbraio - Società neocostituite, le spese di rappresentanza da dedurre in futuro nel rigo RS26

Il modello Redditi SP 2017

Le istruzioni al modello Redditi SP 2017

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