Fondi più accessibili per «Smart&Start»: anticipi senza fatture
Si estende la platea dei beneficiari di «
Con il decreto 9 agosto del ministero dello Sviluppo economico («Gazzetta Ufficiale» n. 244 del 18 ottobre ) cambiano i criteri di accesso ai 101 milioni di euro di finanziamenti che ora aprono le porte a una serie di novità per attrarre nuove startup e anche quelle «senior». E quindi i 48 mesi di età delle imprese, limite massimo per accedere ai benefici, salgono a 60, includendo le startup avviate da cinque anni e non più solo da quattro. Importante poi la novità sull’erogazione dei finanziamenti. Il comma 3 dell’articolo 1 del nuovo decreto Mise stabilisce infatti che «l’erogazione del finanziamento agevolato avviene su richiesta dell’impresa beneficiaria in non più di cinque stati di avanzamento lavori» e cosa ancora più importante che «l’erogazione della quota di agevolazione può avvenire altresì sulla base di titoli di spesa non quietanzati, il cui pagamento deve essere dimostrato in ogni caso entro 45 giorni decorrenti dalla data di accreditamento delle relative agevolazioni». È ora possibile poi richiedere le agevolazioni in un’unica soluzione: in questo caso però servirà produrre le fatture e le attestazioni di avvenuto pagamento. Inoltre sarà possibile come in passato richiedere, dietro presentazione di fideiussione, l’erogazione della prima quota di agevolazione che però da oggi non potrà superare il tetto del 25% dell’importo complessivo dell’investimento ammesso ai benefici.
Entrano poi sotto l’ombrello dei finanziamenti anche gli investimenti in marketing e web marketing, allargando così le coperture che includono tra l’altro impianti, macchinari e attrezzature tecnologiche, hardware e software, certificazioni, know how e conoscenze tecniche. I brevetti e le licenze si completano con i marchi, che entrano tra le spese finanziabili grazie al nuovo provvedimento del Mise.
Infine va ricordata la semplificazione amministrativa per i team di persone: l’iscrizione al Registro speciale delle startup innovative non va più dimostrata alla firma del contratto, ma è posticipata alla richiesta di prima erogazione delle agevolazioni. Ora toccherà a una circolare ministeriale attuare tutte le modifiche.