Imposte

Gli acconti di liquidazione vanno tassati come dividendi

Secondo l’interpello 847 si applicano le regole per la distribuzione di riserve di utili

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di Luca Gaiani

Per gli acconti sul riparto finale di liquidazione effettuati in base all’articolo 2491, comma 2, del codice civile, valgono le ordinarie regole fiscali della distribuzione di riserve di utili. Lo chiarisce la risposta a interpello 847 delle Entrate. Non si applica il principio di derivazione rafforzata che ha ad oggetto la determinazione del reddito complessivo.

La risposta 847 riguarda un interpello di una società in liquidazione che, avvalendosi del disposto del secondo comma dell’articolo 2491 del codice civile, ha distribuito ai soci un acconto sul riparto finale. La società chiarisce di aver contabilizzato le somme, non già intaccando le riserve disponibili, ma iscrivendo una posta di segno negativo nel patrimonio netto in conformità a quanto stabilito dal documento Oic 5. Quindi, per il contribuente, non vi sarebbe alcuna tassazione sulle riserve che rimarrebbero esposte nel patrimonio netto per il loro importo originario.

L’Agenzia boccia la tesi della società, ritenendo non pertinente il richiamo alla derivazione rafforzata, ed afferma che l’erogazione, anche se in acconto, va trattata come una ordinaria distribuzione di riserve ai soci in forza degli articoli 47, comma 7, 86, comma 5-bis, e 89 comma 2 del Tuir.

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