Il credito Iva chiama all’invio dei dati sulle liquidazioni
Maggio richiama gli operatori del settore alle scadenze degli adempimenti ai fini Iva. Entro fine mese è il turno delle comunicazioni delle liquidazioni periodiche Iva (Lipe) e dello spesometro riferito ai dati delle fatture emesse e ricevute nel primo trimestre 2018.
L’agenzia delle Entrate, con il provvedimento 21 marzo 2018, ha approvato la nuova versione del modello «Comunicazione liquidazioni periodiche Iva», che sostituisce quella adottata lo scorso anno con il provvedimento 27 marzo 2017, utilizzabile a partire dalle comunicazioni delle liquidazioni periodiche relative al primo trimestre di quest’anno, che vanno trasmesse entro il 31 maggio 2018. Sono esonerati dalla presentazione delle Lipe i soggetti passivi non obbligati alla presentazione della dichiarazione annuale Iva o all’effettuazione delle liquidazioni periodiche, sempre che, nel corso dell’anno, non vengano meno le condizioni di esonero.
Chiaramente anche in ipotesi di assenza di dati da indicare, per il trimestre, nel quadro VP non ricorre l’obbligo di presentare le Lipe (ad esempio, contribuenti che nel periodo di riferimento non hanno effettuato alcuna operazione, né attiva né passiva).
La comunicazione deve essere presentata anche nell’ipotesi di liquidazione con eccedenza a credito. Pertanto, se dal trimestre precedente non emergono crediti da riportare, in assenza di altri dati da indicare nel quadro VP, il contribuente è esonerato dalla presentazione della comunicazione.
In caso di determinazione separata dell’imposta in presenza di più attività, i soggetti passivi sono tenuti a presentare una sola comunicazione riepilogativa per ciascun periodo.
Per correggere eventuali errori od omissioni è possibile presentare una nuova comunicazione, sostitutiva della precedente, prima della presentazione della dichiarazione annuale Iva, oppure se presentata successivamente, la correzione deve avvenire direttamente nella dichiarazione annuale come chiarito dalla risoluzione 104/E del 28 luglio 2017 (si veda Il Quotidiano del Fisco del 27 aprile ).
Essendo spirato il termine per la presentazione della dichiarazione Iva proprio lo scorso 30 aprile, sarà dunque necessario ricorrere alla dichiarazione integrativa.
Va altresì ricordato che l’omessa, incompleta o infedele comunicazione dei dati delle liquidazioni periodiche è punita con la sanzione amministrativa da 500 a 2mila euro. La sanzione è ridotta alla metà se la trasmissione è effettuata entro i quindici giorni successivi alla scadenza stabilita, ovvero se, nel medesimo termine, è effettuata la trasmissione corretta dei dati, in base all’articolo 11, comma 2-ter, del Dlgs 471/1997).