Il deposito Iva premia la tracciabilità
Con la pubblicazione in «Gazzetta Ufficiale» del regolamento sulla prestazione della garanzia all’estrazione dei beni immessi in libera pratica da Paesi terzi e con la pubblicazione della bozza di dichiarazione sostitutiva e delle istruzioni per la gestione, per i depositi Iva - almeno sul piano normativo e regolamentare - è tutto pronto in vista della scadenza del 1° aprile .Ora l’impegno passa su operatori economici e depositari che devono analizzare puntualmente i flussi di merce che intendono trattare utilizzando il deposito Iva, predisporre le procedure per la tracciabilità dei beni e verificare i nuovi adempimenti necessari per applicare correttamente le regole imposte dall’articolo 50-bis del Dl 331/93 e dai relativi decreti attuativi del 18 dicembre 1997 e del 23 febbraio 2017.
In effetti, nel breve termine a disposizione l’impegno non è così agevole, proviamo a mettere a fattor comune tutte le regole predisposte e di sintetizzare gli impegni per imprese e depositari.
Le imprese devono valutare bene, in primo luogo, le nuove regole sull’introduzione delle merci in un deposito Iva. In particolare devono individuare, rispetto alla propria specifica operatività, come impatta l’applicazione del regime del deposito Iva a seguito dell’allargamento delle operazioni ammissibili a tutte le cessioni nazionali; sempre sul piano dei flussi devono verificare le procedure per gestire al meglio l’introduzione di merci unionali, attraverso la realizzazione di un acquisto intracomunitario, ovvero l’importazione di merci extra-Ue, con l’eventuale obbligo di prestare la garanzia all’introduzione.
Inoltre, nella gestione dei beni in deposito le nuove regole di estrazione impongono una più puntuale
La tracciabilità dei beni assume una particolare importanza per i
Proprio in ragione della predetta garanzia di estrazione le Entrate hanno completato l’iter di attuazione del regolamento del 23 febbraio 2017, emanando la bozza di modello con cui chi estrae le merci dichiara con atto notorio di essere un soggetto virtuoso e fissando, con le relative istruzioni, le regole con cui il depositario trasmette le predetta dichiarazione.
Gli adempimenti per impresa e depositario