Contabilità

Il diritto societario Ue gioca la carta della semplificazione

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di Giovanni Moschetta - Studio Nctm


Nel suo programma di lavoro per il 2017, la Commissione europea ha annunciato un’iniziativa in materia di diritto societario volta ad agevolare l’uso delle tecnologie digitali nel corso dell’intero ciclo di vita di un’impresa e facilitare le fusioni e scissioni transfrontaliere . Tale impegno è stato ribadito nel Programma della Commissione per il 2018 (CWP 2018), nel quale l’Esecutivo europeo ha confermato la particolare attenzione alla revisione del diritto societario dell’Unione europea per sostenere le imprese con norme chiare, moderne ed efficaci. L’attuale diritto societario dell’Unione si occupa dell’uso delle tecnologie digitali limitatamente alla direttiva (Ue)2017/1132 – contenente disposizioni in materia di divulgazione online di informazioni sulle imprese – e alla direttiva (Ue) 2017/828, volta ad agevolare la comunicazione e lo scambio di informazioni tra società e azionisti. Tuttavia, la legislazione vigente non prende in considerazione l’uso dei mezzi digitali in generale .

L’armonizzazione del diritto societario dell’Ue costituisce il presupposto per un mercato unico digitale a tutti gli effetti che consenta a tutti gli operatori, … ed in particolare alle PMI, di sfruttare il potenziale della tecnologia digitale e dell’economia digitale e rimuovere inutili ostacoli nel mercato unico, salvaguardandone al tempo stesso i diritti e fornendo sicurezza giuridica e informatica. Nonostante la recente codificazione e le modifiche che hanno investito altri aspetti del diritto societario dell’Unione, i problemi a livello di certezza giuridica, vincoli amministrativi, costi inutili, mancanza di trasparenza e tutela inefficace delle società sono ancora all’ordine del giorno: aspetti, questi, più volte evidenziati dal Parlamento europeo .

Diritto societario: sviluppo e semplificazione
Progressi nello sviluppo e nella semplificazione di diversi aspetti del diritto societario si sono registrati sin dal 2012, allorché la Commissione europea ha presentato il proprio Piano d’azione in materia di Diritto europeo delle società e governo societario . Il diritto societario dell’Unione è stato di recente parzialmente codificato nella citata direttiva (Ue) 2017/1132, che ha comportato l’abrogazione di sei direttive e la modifica di altre cinque . Il diritto societario comunitario ha ad oggetto diverse aree, ad esempio costituzione, capitale e obblighi d’informativa, fusioni e scissioni nazionali, soggetti giuridici dell’Ue e operazioni aziendali riguardanti più di uno Stato. Il quadro normativo del diritto societario dell’Unione è costituito, oltre che dalla direttiva (Ue) 2017/1132, da altri atti normativi, come la dodicesima direttiva 2009/102/Ce sul Diritto Societario, la direttiva 2013/34/Ue relativa ai bilanci d’esercizio, la direttiva 2004/25/Ce sulle offerte pubbliche d’acquisto, la direttiva sui diritti degli azionisti 2007/36/Ce, la direttiva sulla Trasparenza 2004/109/Ce e il regolamento (Ue) 910/2014 in materia di identificazione elettronica e servizi fiduciari per le transazioni elettroniche nel mercato interno.

Digitalizzazione del diritto societario dell’Unione e operazioni transfrontaliere
La Commissione ha annunciato dunque la sua intenzione di occuparsi di digitalizzazione del diritto societario dell’Unione e di operazioni transfrontaliere in diverse Comunicazioni. Ad esempio, nella Comunicazione relativa al Piano d’azione dell’Ue per l’eGovernment 2016-2020 (aprile 2016), si evidenzia la necessità di semplificare l’accesso alle informazioni nel rispetto del diritto aziendale e societario dell’Ue, in quanto un migliore uso degli strumenti digitali nell’osservanza delle disposizioni di diritto societario durante le varie fasi del ciclo di vita di un’impresa permetterebbe di disporre di soluzioni più semplici e meno onerose per le imprese . Nella Comunicazione «Migliorare il mercato unico» (ottobre 2015), la Commissione ha chiarito le sue intenzioni riguardo alle iniziative da intraprendere per un aggiornamento del mercato unico . La Commissione ha inoltre sottolineato l’incertezza che circonda le Pmi nel diritto societario, promettendo di valutare altri modi per introdurre norme più semplici e meno onerose per le società compresa la messa a disposizione di soluzioni digitali lungo tutto l’arco della vita di una società e la necessità di un aggiornamento delle norme vigenti in materia di fusioni transfrontaliere , prevedendo di presentare le modifiche nel 2017. La necessità di una semplificazione delle operazioni transfrontaliere era stata già evidenziata nella Comunicazione della Commissione Piano d’azione: diritto delle società e governo societario (dicembre 2012), mentre il tema della digitalizzazione nel diritto societario era stato sollevato da un gruppo informale di esperti di diritto societario. Nella sua relazione del marzo 2016, il gruppo di esperti aveva prodotto, in tale contesto, una lista di 29 raccomandazioni aventi a oggetto, tra l’altro, la digitalizzazione delle comunicazioni tra imprese e Stato e le comunicazioni elettroniche tra società e propri azionisti e altri portatori d’interesse.

La «dialettica» tra le istituzioni comunitarie
Appare rilevante a questo punto porre l’accento su due risoluzioni fondamentali del Parlamento europeo in materia di diritto societario.
La prima è la risoluzione del 13 giugno 2017. La risoluzione ha richiamato l’attenzione su due questioni specifiche in materia di diritto europeo delle società, fusioni e scissioni transfrontaliere, affermando altresì la necessità di una revisione della direttiva 2005/56/Ce sulle fusioni transfrontaliere e sottolineando al contempo l’efficacia della direttiva stessa (punti 5-6) .

Il Parlamento ha ritenuto importante, a tale riguardo, introdurre miglioramenti in ordine ad alcuni aspetti fondamentali quali la gestione di attività e passività, i diritti degli azionisti di minoranza e le norme sulla tutela dei creditori (punto 10). In materia di scissioni transfrontaliere, Il Parlamento ha richiamato la direttiva 82/891/Cee, avente a oggetto le scissioni di imprese all’interno di uno Stato membro (punto 13) . La Commissione è stata invitata a considerare gli importanti effetti economici che deriverebbero da una disciplina sulle scissioni transfrontaliere (punto 14), mentre il Parlamento da par suo ha evidenziato la lungaggine e la complessità delle attuali procedure necessarie per compiere una scissione transfrontaliera (punto 15). Il Parlamento ha infine indicato come la futura iniziativa legislativa sulle scissioni transfrontaliere dovrebbe, tra l’altro, riguardare i diritti dei creditori e degli azionisti di minoranza, le questioni contabili e l’armonizzazione delle norme e procedure (punto 18).

Il documento della Commissione di follow-up della suddetta risoluzione ha dato conto delle consultazioni recenti e di quelle in corso, annunciando una sua imminente iniziativa.
Nella seconda risoluzione del Parlamento europeo del 16 maggio 2017 relativa al Piano d’azione dell’Ue per l’eGovernment 2016-2020, l’assemblea ha invitato la Commissione a …prendere in considerazione ulteriori modalità di promozione delle soluzioni digitali per l’espletamento delle formalità durante il ciclo di vita di una società, il deposito elettronico di documenti delle società e la comunicazione di informazioni transfrontaliere e di altro tipo (punto 5) . A parere del Parlamento, …un migliore accesso alle informazioni e un maggiore utilizzo di strumenti digitali più avanzati per le formalità relative al diritto societario durante tutto il ciclo di vita di una società dovrebbero contribuire alla certezza giuridica e ridurre le spese delle società (lettera G).

Il relativo documento di follow-up della Commissione ha sottolineato che il CWP 2017 prevedeva l’adozione di un pacchetto di misure di diritto societario con l’introduzione di elementi volti ad agevolare l’uso delle tecnologie digitali nel corso dell’intero ciclo di vita di un’impresa e le fusioni e scissioni transfrontaliere.

Il Consiglio non è rimasto inerte. Nel 2007, ha istituito un gruppo di lavoro permanente per il diritto societario, incaricato di negoziare le proposte in materia di diritto societario e d’impresa, ad esempio in tema di corporate governance, responsabilità sociale delle imprese, contabilità e revisione contabile. Il gruppo di lavoro del Consiglio è attivo su diverse questioni, ad esempio le forme societarie dell’Unione e la qualità dell’informativa sul governo societario .

Il Consiglio europeo, nel Programma di Stoccolma «Un’Europa aperta e sicura al servizio e a tutela dei cittadini (2010)», ha riconosciuto che il processo di armonizzazione delle norme sul conflitto di leggi a livello dell’Unione deve proseguire anche nel diritto societario e nelle sue Conclusioni dell’ottobre 2016 ha invocato varie strategie, fra cui Mercato unico digitale, Agenda per il mercato unico e Unione dei mercati dei capitali, da ultimare e implementare entro il 2018 (punto 17). Nelle Conclusioni del giugno 2017, il Consiglio europeo ha inoltre ribadito la necessità di compiere ulteriori sforzi per il Mercato unico digitale e l’Unione dei mercati dei capitali, anticipando che avrebbe riferito al Consiglio europeo del giugno 2018 sui progressi volti ad approfondire, implementare e a realizzare il mercato unico in tutti i suoi aspetti (punto 13).

La Corte di giustizia europea è stata a sua volta chiamata a interpretare alcuni principi di diritto societario dell’Unione. Nella Causa C-106/16 Polbud, essa ha affermato che la libertà di stabilimento è applicabile al trasferimento della sede legale di una società costituita ai sensi del diritto di uno Stato membro verso il territorio di un altro Stato membro, ai fini della sua trasformazione, conformemente alle condizioni poste dalla legislazione di tale secondo Stato membro, in una società soggetta al diritto di quest’ultimo, senza spostamento della sede effettiva della citata società.

La centralità
È evidente come le istituzioni europee considerino il diritto societario un elemento importante del diritto europeo. Stante il processo d’integrazione del mercato interno, il diritto societario necessita di continui adeguamenti, in particolare per quel che riguarda le soluzioni digitali e la legislazione transfrontaliera. Alla luce delle varie conclusioni del Consiglio del periodo 2016-2017, emerge chiaramente la volontà concreta dell’Istituzione di andare avanti in questa direzione, proseguendo contemporaneamente sulla strada della semplificazione normativa.

A nostro parere, è pertanto altamente probabile che le nuove proposte vengano presentate dalla Commissione nel corso del 2018 e messe sul piatto dei negoziati.

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