Il rompicapo dei tanti tributi «minori»
Quando si presenta una dichiarazione di successione occorre pagare, oltre all’ imposta di successione e alle imposte ipotecaria e catastale, anche alcuni altri tributi “minori”.
Questo rende il calcolo del dovuto particolarmente complicato, data la sua tecnicità; tanto che viene da chiedersi se una simile difficoltà sia effettivamente giustificata per importi, tutto sommato, decisamente bassi.
Anzitutto, l’imposta di bollo, dovuta nella misura di 85 euro da moltiplicare per tante volte quante sono le Conservatorie dei registri immobiliari nel cui territorio sono ubicati gli immobili oggetto di successione. Quindi, se sono trasmessi due immobili a Milano, tre immobili a Roma e un immobile a Torino, l’imposta di bollo ammonta a 255 euro (85 x 3).
L’imposta di bollo nella misura di 32 euro complessivi (16 per la richiesta e altrettanti per il rilascio del certificato) è dovuta se chi presenta la dichiarazione richiede l’attestazione di avvenuta presentazione della dichiarazione stessa (che è utile, ad esempio, per esibirla alla banca ove esistono risorse finanziarie intestate al defunto, al fine di ottenerne lo svincolo). Per il rilascio di questa attestazione occorre anche pagare un “tributo speciale” di 12,40 euro , più 0,62 centesimi per ogni pagina della dichiarazione (compresi frontespizio e informativa sulla privacy).
Tributi speciali sono anche dovuti per gli adempimenti connessi alla presenza di immobili nella dichiarazione di successione. Essi sono da calcolare così:
7,44 euro per diritto di ricerca;
3,72 euro per ogni nota di trascrizione (e, quindi, da moltiplicare per il numero delle Conservatorie dei registri immobiliari competenti per territorio in base agli immobili elencati nella dichiarazione di successione);
1,24 euro per la prima pagina di ciascun esemplare della nota di trascrizione, importo che, anch’esso, deve essere moltiplicato per il numero delle Conservatorie;
18,59 euro per ogni richiesta di formalità ipotecaria (e, pertanto, da moltiplicare per il numero delle Conservatorie).
Infine sono dovute le tasse ipotecarie: 90 euro per ciascuna Conservatoria (35 per la trascrizione e 55 per la voltura catastale).
VEDI IL GRAFICO: L’esempio con gli altri tributi