Adempimenti

Impresa confiscata, adempimenti a carico dell’amministratore giudiziario

Risposta a interpello 496: si indicano il codice fiscale dell’imprenditore defunto e la partita Iva dell’azienda

di Marco Magrini e Benedetto Santacroce

L’erede dell’impresa confiscata che non prosegue l’attività e l’assenza della cessazione della posizione Iva comporta la necessità in capo all’amministratore giudiziario di provvedere agli adempimenti con indicazione del codice fiscale dell’imprenditore defunto e della partita Iva dell’impresa confiscata. Con la risposta a interpello 496 del 21 luglio 2021 l’agenzia delle Entrate conferma la precedente prassi (risposta a interpello 276 del 21 aprile 2021 e circolare 156/E/2000) sugli adempimenti fiscali a carico dell’amministratore giudiziario.

Il caso

In conseguenza del decesso dell’imprenditore dell’impresa sottoposta a confisca, l’erede ha comunicato l’intenzione di non proseguire l’attività dell’impresa all’interno della dichiarazione di variazione dati (quadro D del modello AA9), senza però dichiarare la cessazione dell’attività e la chiusura della partita Iva a causa dell’indisponibilità dei beni oggetto di confisca e conseguente carenza di titolarità, rimanendo coobbligato nei confronti dei terzi in quanto erede.

Il contesto normativo

L’amministrazione giudiziaria è caratterizzata dalla provvisorietà del sequestro o della confisca quali misure cautelari (Dlgs 159/11: Codice antimafia) in attesa della conferma della confisca a favore dello Stato o della restituzione al proprietario o agli altri aventi diritto (risoluzione 114/E/17). A livello tributario ciò è assimilabile alla disciplina dell’eredità giacente (articolo 187 del Dpr 917/86 e articolo 5-ter del Dpr 322/1998). Nel periodo di vigenza del sequestro o confisca, l’amministratore giudiziario deve porre in essere tutti gli adempimenti fiscali (articolo 51 Codice antimafia, si veda la risoluzione 70/E/20) utilizzando codice fiscale e partita Iva del soggetto, persona fisica o società (principio di diritto 11/20), da cui origina il patrimonio e a cui lo stesso potrebbe essere riassegnato.

Le dichiarazioni

Senza l’erede che continua l’impresa del defunto, l’amministratore giudiziario deve procedere alla fatturazione elettronica con i dati Iva dell’impresa sequestrata o confiscata, presentare le dichiarazioni dei redditi, Irap e 770 indicando il codice fiscale del contribuente defunto (codice 7 del frontespizio) e la partita Iva dell’impresa, ma inserendo il proprio nominativo come dichiarante (codice carica 5), provvedendo altresì ai versamenti delle imposte dell’impresa con F24 intestato al defunto con indicazione dell’erede coobbligato (codice 7).

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