Imu 2025, con il prospetto digitale parte la semplificazione delle aliquote
I Comuni ogni anno devono redigere la delibera di approvazione delle aliquote utilizzando l’applicazione informatica «Gestione Imu»
Dal prossimo anno entrerà definitivamente in vigore, senza ulteriori proroghe, l’obbligo per i comuni di redigere la delibera di approvazione delle aliquote dell’imposta municipale propria (Imu) esclusivamente tramite l’elaborazione del Prospetto digitale di cui al decreto 7 luglio 2023 del ministero dell’Economia e delle Finanze (articolo 3).
Come ultimo atto il decreto 6 settembre 2024 del Mef ha infatti previsto:
- l’obbligo di redigere la delibera di approvazione delle aliquote dell’Imu tramite l’elaborazione del Prospetto digitale, utilizzando l’apposita applicazione informatica a decorrere dall’anno di imposta 2025 (articolo 2);
- l’aggiornamento del contenuto dell’allegato A del decreto 7 luglio 2023 del Mef, con cui erano state individuate le fattispecie in materia di Imu in base alle quali i comuni possono diversificare le aliquote (articolo 1).
Le delibere comunali
I comuni, indipendentemente dal fatto che intendano o meno diversificare le aliquote, devono sempre e comunque redigere la delibera di approvazione delle stesse utilizzando l’applicazione informatica «Gestione IMU» che consente, previa selezione delle fattispecie di interesse, di elaborare il Prospetto digitale delle aliquote.
Il Prospetto digitale forma parte integrante della delibera stessa e senza di esso la delibera non è idonea a produrre i suoi effetti, venendosi così ad applicare le aliquote di base.
Il comune, nell’ambito della propria autonomia regolamentare, conserva ancora la facoltà di introdurre ulteriori differenziazioni all’interno di ciascuna delle fattispecie, ma solo ed esclusivamente con riferimento alle condizioni individuate nell’allegato A, nel rispetto dei criteri generali di ragionevolezza, adeguatezza, proporzionalità e non discriminazione.
I comuni di nuova istituzione, oggetto di fusione o di fusione per incorporazione, che hanno stabilito di mantenere un sistema di aliquote differenziate per ciascuno dei territori degli enti preesistenti alla fusione, sono tenuti a compilare un numero di Prospetti corrispondente ai territori per i quali hanno stabilito aliquote differenziate.
Aliquote ed esenzioni
Le aliquote e le eventuali esenzioni stabilite dai comuni nel Prospetto hanno effetto, per l’anno di riferimento, a condizione che il Prospetto medesimo venga pubblicato sul sito internet del Dipartimento delle finanze del Mef entro il 28 ottobre dello stesso anno. I comuni sono quindi tenuti a trasmettere il Prospetto entro il termine perentorio del 14 ottobre dello stesso anno.
Sistema ad alta interoperabilità
La novità auspicata da anni di poter disporre di una tabella delle aliquote normalizzata ed elaborabile, unita alla volontà del Mef di rendere disponibili a tutti i soggetti interessati i dati delle aliquote Imu così raccolte, ha portato alla realizzazione, da parte del partner tecnologico Sogei, di un sistema informatico ad alta interoperabilità.
Tale sistema è stato infatti realizzato nel rispetto dei criteri previsti dal «Modello di interoperabilità» dell’Agid, che prevede la collaborazione tra Pubbliche amministrazioni e tra queste e soggetti terzi, per mezzo di soluzioni tecnologiche che assicurino l’interazione e lo scambio di informazioni, senza vincoli sulle implementazioni.
AssoSoftware e il suo Comitato tecnico, nell’ambito di specifici incontri dedicati al confronto tecnico sulle modalità operative e sulle tecnologie da adottare, hanno dato il loro contributo fornendo i suggerimenti e le indicazioni necessarie affinché tale interoperabilità risultasse davvero efficace anche per l’automazione dei calcoli effettuati dai software gestionali.
Le software house di area fiscale associate ad AssoSoftware hanno già manifestato un forte interesse ad aggiornare già dal prossimo anno le proprie procedure di calcolo dell’Imu.
Le scelte strategiche delle software house potranno essere, nella generalità dei casi, di due tipi:
- utilizzo diretto dei dati acquisiti in modo automatico dal sito internet del Dipartimento delle finanze del Mef, anche mediante raccordo con le tabelle già in uso ai gestionali;
- utilizzo dei dati tramite partner tecnologico, che si occuperà di normalizzarli ulteriormente al fine di raccordarli con le attuali tabelle utilizzate dai gestionali.
La scelta dell’una o dell’altra soluzione è a discrezione di ciascuna software house e verrà valutata sulla base della migliore efficacia di prodotto.