Imu e Tasi, oggi i versamenti
Scade oggi il pagamento con F24 o con bollettino postale della prima rata dell’Imu e della Tasi per il 2017 e occorre quindi affrettarsi ad effettuare l’adempimento.
Dopo aver verificato la disciplina applicabile alle singole fattispecie, non sempre sovrapponibili tra Imu e Tasi, la procedura di calcolo e di versamento è sostanzialmente identica per i due tributi.
Ottenuto il valore degli immobili (si veda il Sole 24 Ore di ieri) va effettuato il calcolo dell’imposta applicando le aliquote relative allo scorso anno, consultabili sul sito del Dipartimento delle Finanze (l’unico canale ufficiale). L’importo complessivo del 2017 va poi diviso in due al fine di determinare l’acconto da versare entro il 16 giugno 2017, operazione che naturalmente va effettuata per singolo tributo (Imu e Tasi).
Occorre inoltre considerare l’importo minimo esigibile, al di sotto del quale non si effettua alcun versamento: il minimo è pari a 12 euro, in assenza di diverso (e di solito più basso) importo stabilito dal singolo Comune. La soglia minima riguarda comunque l’importo annuale da versare e non la singola rata, che può quindi risultare di importo inferiore. In ogni caso l’importo minimo non può essere considerato una franchigia. Per esempio, se l’imposta annuale è pari a 20 euro, il contribuente non versa l’acconto di 10 euro a giugno (in quanto inferiore al minimo di 12 euro), ma dovrà versare l’intero importo di 20 euro a dicembre.
Va infine applicata la regola dell’arrotondamento all’euro per difetto se la frazione e inferiore o uguale a 49 centesimi, ovvero per eccesso se superiore a detto importo. L’arrotondamento deve essere effettuato per ciascun rigo del modello F24 e del bollettino, poiché a ciascuna tipologia di immobile è associato un differente codice tributo.
Il canale esclusivo di versamento dell’Imu e della Tasi è costituito dal modello F24 oppure dall’apposito bollettino postale centralizzato (conto corrente unico nazionale 1008857615 per l’Imu e 1017381649 per la Tasi): quest’ultimo può essere utilizzato solo se si tratta di immobili situati nello stesso comune.
Per quanto riguarda l’F24, la prima soluzione è quella di utilizzare il modello cartaceo, correttamente compilato (si veda la check list), da portare in Banca o all’Ufficio postale ovvero a Equitalia: in questi uffici sarà possibile pagare l’Imu e la Tasi direttamente in contanti. A riguardo è bene sottolineare come il limite per pagamenti in contanti sia attualmente fissato a 2.999 euro, quindi per operazioni con importi superiori si dovranno utilizzare modalità differenti (assegni bancari o circolari, eccetera).
L’alternativa alla versione cartacea è costituita dalle versioni telematiche del modello F24. Questa tipologia è obbligatoria nel caso in cui si sia titolari di partita Iva ma è una soluzione che rimane aperta a tutti i contribuenti. Nel caso in cui si opti (o si sia costretti ad optare) per la modalità telematica ci sono differenti procedure che possono essere valutate: tramite le opzioni di internet banking che sono offerte da vari intermediari convenzionati con l’Agenzia delle Entrate come banche e Poste Italiane; utilizzare i servizi messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate come F24 Web o F24 Online; o, infine, per mezzo di ulteriori intermediari (Caf, professionisti o associazioni) abilitati al servizio.