In arrivo 50 ausiliari per l’arretrato fiscale in Corte di cassazione
Per 52mila ricorsi 50 giudici. Si definiscono le regole per la partenza della task force di magistrati ausiliari che dovrà affrontare l’arretrato di controversie tributarie che è arrivato a pesare per la metà del totale. Il ministro della Giustizia Andrea Orlando ha firmato il decreto che definisce i requisiti e la procedura per la nomina: a essere coinvolti potranno essere i magistrati ordinari a riposo da non più di 5 anni al momento della presentazione della domanda, che abbiano maturato un’anzianità di servizio non inferiore a 25 anni. Il candidato, in ogni caso, non dovrà avere compiuto 73 anni di età.
Entro 30 giorni dalla pubblicazione in «Gazzetta» del decreto, dovrà essere presentata, solo su carta, la domanda di partecipazione alla selezione. Il facsimile della domanda, da indirizzare al Csm, è pubblicato in allegato al decreto. Filo conduttore delle incompatibilità è l’impegno politico, non solo istituzionale. Per cui, oltre che a chi ha ricoperto cariche pubbliche (dal Parlamento al governo passando per i gli enti locali) la partecipazione è vietata a chi ricopre o ha ricoperto incarichi direttivi o esecutivi nei partiti politici.
Alla domanda dovrà essere allegata inoltre una dichiarazione con la quale il candidato si impegna ad astenersi dall’esercizio della professione forense e a non rappresentare o difendere le parti di procedimenti nei quali ha svolto le funzioni di giudice onorario.
I titoli di preferenza individuati dal decreto sono rappresentati dall’esercizio precedente delle funzioni di legittimità e dalla minore anzianità anagrafica. Viene anche reso esplicito il punteggio aggiuntivo che deve essere attribuito per l’esercizio di ogni anno anno o sua frazione in Cassazione.
Dal Csm l’elenco delle domande sarà poi trasmesso al Consiglio direttivo della Cassazione che, a quel punto, formulerà le proposte motivate di nomina che saranno formulate in numero doppio rispetto ai posti da coprire, in maniera tale da lasciare spazio al successivo intervento del Csm per le delibere di nomina. In particolare, la motivazione dovrà contenere l’accertamento dell’inesistenza di cause di incompatibilità e il possesso dei requisiti, tra i quali l’assenza di precedenti disciplinari diversi dalla sanzione più lieve prevista dall’ordinamento giudiziario.
La durata dell’incarico, non rinnovabile, è di 3 anni. Ai magistrati ausiliari è attribuito, a titolo di rimborso spese forfettario, un importo di 1.000 euro al mese, per undici mensilità all’anno. L’importo non costituisce reddito e non è soggetto a ritenute previdenziali né assistenziali.