Adempimenti

Riporto a nuovo degli interessi passivi non dedotti scaturiti da Redditi 2019

Scatta anche il riporto quinquennale delle eccedenze di Rol non utilizzate nel periodo in cui si manifestano

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di Giorgio Gavelli

Nuovo calcolo per la determinazione degli interessi passivi deducibili, deduzione da “patent box” alternativa all’istanza di ruling, superammortamento per i beni acquistati da aprile 2019 e modifiche alle deduzioni ed ai crediti d’imposta: sono queste le principali novità del modello dichiarativo Redditi 2020 per le società di capitali, approvati dall’Agenzia in via definitiva (salvo rettifiche) con provvedimento direttoriale del 31 gennaio. Con altri provvedimenti vedono la luce anche il modello Redditi per le società di persone e il modello CNM per il consolidato nazionale e mondiale.

Gli interessi passivi

La principale novità del modello Redditi SC è l’adeguamento del prospetto per la determinazione degli interessi passivi indeducibili (righi F118-F122) al nuovo testo dell’articolo 96 del Tuir riformato dal decreto Atad (Dlgs 142/2018), che non si applica agli intermediari finanziari, alle imprese di assicurazione e alle società capogruppo di gruppi assicurativi. Per la prima volta compare il riporto degli interessi attivi da precedenti periodi d’imposta: per quanto non sia molto comune, la facoltà è sfruttabile (anche per le holding di partecipazione non finanziaria) già per il calcolo riferito al 2019.

Scatta anche il riporto quinquennale (e non più indefinito) delle eccedenze di Rol non utilizzate nel periodo in cui si manifestano. Confermata la possibilità di riportare a nuovo, anche nel passaggio tra la vecchia e la nuova disciplina, gli interessi passivi non dedotti emergenti dal modello Redditi 2019, mentre per gestire la complessa regola transitoria di cui al comma 4 dell’articolo 13 del decreto Atad (che prevede anche l’esercizio di una opzione da parte della società) è stato introdotto il nuovo rigo RF122. Tale rigo serve a limitare il riporto delle eccedenze di Rol calcolate con le vecchie regole a quelle relative a prestiti contratti prima del 17 giugno 2016 e non modificati in seguito nella durata o nell’importo.

Il «patent box»
Per quanto riguarda l’agevolazione nota come “patent box”, al rigo RF50 le società (anche di persone) potranno optare per la facoltà concessa dall’articolo 4 del Dl 34/2019 di fruire della detassazione senza perfezionare la procedura di ruling, disponendo della idonea documentazione predisposta secondo quanto previsto dal provvedimento direttoriale del 30 luglio 2019, con ripartizione della variazione in diminuzione spettante in tre quote annuali di pari importo.

Restando nel quadro RF, i modelli consentono di indicare a rigo RF55 la maggiorazione del superammortamento per i beni nuovi agevolabili acquisiti (anche in leasing) dal 1° aprile al 31 dicembre 2019, pari al 30% del costo fino a 2,5 milioni di euro.

Infine, i quadri RS e RN prevedono la detrazione (50% in 10 anni) per le strutture di ricarica di veicoli alimentati ad energia elettrica (articolo 16-ter del Dl 63/2013), il credito d’imposta per le erogazioni liberali effettuate per la bonifica ambientale di edifici e terreni pubblici e per lo “sport bonus” (articolo 1, commi da 621 a 627, della legge di Bilancio 2019).

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