Imposte

Industria 4.0, al via i centri di competenza a supporto delle Pmi

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di Giovanni Parente

Si sblocca la partita dei competence center, i super-poli tra atenei e imprese che si occuperanno di formazione e trasferimento tecnologico sul territorio “supportando” soprattutto le Pmi che saranno interessate ai progetti di «Industria 4.0». È approdato ieri in «Gazzetta Ufficiale» il Dm dello Sviluppo economico di concerto con l’Economia ( n. 214 del 12 settembre 2017 ), che entrerà in vigore il prossimo 24 gennaio.

Il provvedimento indica nei dettagli quali sono i contenuti dei progetti di innovazione, ricerca industriale e sviluppo sperimentale, presentati dalle imprese, per poter essere ammessi ai benefici erogati al centro di competenza ad alta specializzazione. Devono, infatti, prevedere:

•un piano di intervento concreto, dettagliato in investimenti, costi, tempi;
•la stima dei benefici economici per l’impresa in termini di riduzione di inefficienze, sprechi e costi, anche in termini di miglioramento della qualità dei processi e dei prodotti;
•la redazione di un piano finanziario a copertura dei costi del progetto.

Ai competence center potranno, infatti, arrivare i fondi pubblici con un importo massimo di 7,5 milioni di finanziamento (contributi diretti alla spesa) per singolo polo. Il 65% sarà destinato alla costituzione e all’avviamento dell’attività e il 35% ai progetti, con un tetto massimo di 200mila euro.

Gli obiettivi

Il decreto interministeriale stabilisce anche dei requisiti per il programma di attività dei competence center che dovrà essere finalizzato a erogare servizi alle imprese relativi a:

•orientamento, con una serie di strumenti per supportare le imprese nel valutare il loro livello di maturità digitale e tecnologica;
•formazione per promuovere e diffondere le competenze in ambito Industria 4.0 mediante attività di formazione in aula e sulla linea produttiva e su applicazioni reali, utilizzando, ad esempio, linee produttive dimostrative e sviluppo di casi d’uso, allo scopo di supportare la comprensione da parte delle imprese fruitrici dei benefici concreti in termini di riduzione dei costi operativi e aumento della competitività dell’offerta;
•attuazione di progetti di innovazione, ricerca industriale e sviluppo sperimentale, proposti dalle imprese, compresi quelli di natura collaborativa, e fornitura di servizi di
trasferimento tecnologico in ambito Industria 4.0, anche attraverso azioni di stimolo alla domanda di innovazione.

Dm Sviluppo economico-Economia n. 214 del 12 settembre 2017

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