Interpelli su norme recenti al Coordinamento normativo
Interpelli su provvedimenti normativi emanati da meno di 12 mesi alla direzione centrale Coordinamento normativo anziché alla divisione Contribuenti. Lo stabilisce il provvedimento del direttore dell’agenzia delle Entrate del 31 maggio 2018. Resta ferma la competenza delle direzioni regionali per le istanze ordinarie presentate da soggetti diversi dalle amministrazioni pubbliche a rilevanza nazionale o da imprese di grande dimensione. Diffusi anche i nuovi indirizzi Pec a cui inviare le istanze.
L’atto del 31 maggio completa il quadro delle competenze delle nuove divisioni centrali dell’Agenzia sul trattamento degli interpelli disciplinati dall’articolo 11 della legge 212/2000 e da altre norme speciali.
L’atto del 3 novembre 2017 ha individuato una diversa articolazione interna degli uffici romani dell’Agenzia, introducendo la divisione Contribuenti e la direzione centrale Coordinamento normativo (già direzione Normativa).
Un provvedimento del 1° marzo 2018 aveva recepito tali innovazioni in materia di istanze di interpello da recapitare agli uffici centrali, modificando taluni riferimenti contenuti nel precedente provvedimento del 4 gennaio 2016. Restava da individuare la competenza della direzione Coordinamento normativo a cui sono assegnati, come già previsto dall’atto del novembre 2017, solamente gli interpelli «di maggiore rilevanza».
Il provvedimento del 31 maggio riempie quest’ultimo tassello stabilendo che, per interpelli di maggiore rilevanza, da indirizzare e trattare a cura della direzione Coordinamento normativo di Roma, si intendono quelli riguardanti disposizioni di recente introduzione che sono cioè entrate in vigore da non più di 12 mesi alla data di invio della istanza.
Per interpelli su norme più datate, resta invece competenze la divisione Contribuenti (salva la competenza delle direzioni regionali per i contribuenti di minore dimensione).
Analoga distinzione viene introdotta per la trattazione delle istanze di consulenza giuridica presentate dagli uffici dell’amministrazione finanziaria, dalla Guardia di finanza, dall’agenzia delle Entrate-Riscossione, da associazioni sindacali e di categoria, ordini professionali, Amministrazioni dello Stato, enti pubblici (anche territoriali e assimilati), enti istituzionali con finalità di interesse pubblico: solo per quesiti su disposizioni entrate in vigore da non oltre 12 mesi, la consulenza sarà resa dalla direzione coordinamento normativo.
Si stabilisce infine che resta fermo quanto indicato dal precedente provvedimento del 4 gennaio 2016 (come modificato in data 1° marzo 2018) in relazione alla competenza, alla ricezione e alla trattazione delle istanze di interpello da parte delle direzioni regionali. Ciò significa, in particolare, che gli interpelli dei contribuenti con ricavi inferiori a 100 milioni continuano ad essere presentati alla Dre competente a prescindere dalla data dei provvedimenti che li riguardano.
Agenzia delle Entrate, provvedimento 109929/2018 sugli interpelli
L’elenco delle mail e delle Pec a cui indirizzare gli interpelli