L’87% dei modelli 730 passa ancora dai Caf
La precompilata con il «fai-da-te» guadagna spazio ma in prevalenza si va ancora dal Caf . Anche se le aspettative per il 2018 prevedono un ulteriore miglioramento con il 12% dei modelli 730 trasmessi autonomamente (circa 2,4 milioni) sul totale dei circa 20 milioni predisposti dall’Agenzia (si veda Il Sole 24 Ore del 17 aprile), l’86,7% delle dichiarazioni è passata per i centri di assistenza fiscale nel 2017. A rendere noto il dato è la Consulta nazionale dei Caf. E dalla diffusione della precompilata (2015) il lavoro dei Caf è ulteriormente aumentato in valori assoluti, passando da 17.369.822 a 17.624.566 di dichiarazioni gestite nel 2017.
Allo stesso tempo l’aumento dei 730 precompilati trasmessi dal contribuente (dagli 1,4 milioni del 2015 ai 2,3 milioni del 2017) ha provocato una contrazione di quelli che viaggiano attraverso sostituti d’imposta che prestano assistenza fiscale e professionisti abilitati (in termini percentuali si è passati dal 2,5% all’1,5% ).
Dunque, il cammino della precompilata è graduale e i contribuenti preferiscono per lo più ancora andare da un Caf, sostenendone i relativi costi, per sentirsi più “sicuri” nella presentazione del 730 alle Entrate.
Quest’anno il numero dei dati affluiti al Fisco per predisporre la precompilata è ulteriormente aumentato, salendo a oltre 925 milioni di dati (+3,5%) grazie anche al debutto delle spese per nidi ed erogazioni liberali al Terzo settore. Ma tra i gap frenanti individuati dalla Consulta dei Caf che, a suo avviso «non potranno subire sostanziali ridimensionamenti nemmeno in futuro», c’è l’«introduzione di sempre nuove norme particolari in materia di deduzioni e detrazioni » che va a compensare il numero crescente di dati presenti. E Mauro Soldini e Massimo Bagnoli del coordinamento nazionale dei Caf fanno notare che «è proprio grazie ai dati inviati dai Caf (e dagli altri intermediari) che l’Agenzia può predisporre le singole dichiarazioni dei redditi».
Intanto il lavoro non manca anche per via dell’Isee e del reddito d’inclusione (Rei). Quasi 6 milioni di famiglie italiane hanno usufruito dei servizi dei Caf e le richieste sono aumentate del 25% nei primi tre mesi dell’anno.
Dati sanitari per la precompilata, i software si preparano all’unico invio annuale
di Fabio Giordano, comitato tecnico AssoSoftware