La circolare della GdF: una svolta nelle verifiche da recepire sul territorio
A distanza di dieci anni dalla precedente edizione, la Guardia di Finanza ha predisposto il nuovo manuale operativo sul contrasto all’evasione e alle frodi fiscali. Un’opera che riporta in modo sistematico tutte le direttive emanate in materia dal Comando generale ai reparti del corpo, oltre che le nuove linee operative che caratterizzeranno l’attività ispettiva delle Fiamme gialle.
1Il documento per la sua completezza come è successo per il passato, verrà certamente utilizzato anche dagli altri soggetti impegnati nei controlli fiscali: Entrate, Dogane eccetera. Negli ultimi anni i verbali redatti dai verificatori delle Entrate e delle Dogane avevano la stessa impostazione di quelli della Guardia di Finanza. Va poi dato atto agli estensori di non essersi sottratti a spunti critici su delicati aspetti interpretativi e operativi non mancando di segnalare il differente orientamento ora delle Entrate ora della Suprema corte. Ciò contribuisce ulteriormente a un salto di qualità del Corpo che non rappresenta più solo una struttura attenta alla constatazione delle violazioni (rimettendone il giudizio ora alle Entrate, ora ai giudici), ma un ente in grado di non demandare ad altri interpretazioni e decisioni critiche, risultando spesso più pronto e realistico di chi invece è istituzionalmente incaricato di gestire i tributi.
Da segnalare, in questo senso, per tutti, la precisazione del raddoppio dei termini di accertamento in materia di Irap ritenuto non operante nonostante le pretese dell’agenzia delle Entrate (che continua a sopportarne le spese in contenzioso) o della differente impostazione sull’utilizzazione delle informazioni irritualmente acquisite dall’estero rispetto alle più recenti interpretazioni dei giudici di legittimità (caso della lista Falciani). Stona, in questo contesto, l’indicazione (confermata dalla precedente direttiva) che in presenza di mere e semplici presunzioni fiscali occorra comunque inoltrare la notizia di reato all’autorità giudiziaria, al contrario è invece lodevole la segnalazione in merito al concorso tra i reati fiscali e quelli societari sui quali si deve valutare l’eventuale sussistenza della specialità.
L’auspicio, a questo punto, è che a livello territoriale, vengano osservate queste direttive altrimenti illavoro rischia di restare soltanto un documento, anche se sicuramente valido.