Le istruzioni dell’Oiv sul patent box punto di riferimento per l’agenzia delle Entrate
Le istruzioni dell’Organismo italiano di valutazione sul patent box attendono di essere “adottate” anche da parte dell’agenzia delle Entrate. Le imprese che stanno avviando il procedimento per ottenere l’agevolazione per marchi, brevetti ed altri beni immateriali, erano alla ricerca di un vademecum che illustrasse la determinazione del reddito derivante dall’uso diretto dell’intangibile che è la base per il calcolo della detassazione. Vademecum che, quanto meno per la parte teorica e metodologica, è sicuramente costituito dal discussion paper diffuso dall’Oiv nei giorni scorsi e disponibile sul suo sito internet.
L’agenzia delle Entrate, nei due provvedimenti ad oggi emanati, come pure nella circolare 36/E/2015, non ha assunto alcuna posizione sui criteri di quantificazione del reddito figurativo dell’intangibile, rinviando genericamente alle linee guida Ocse, che peraltro, come in più occasioni abbiamo fatto notare, non contengono alcun metodo espresso. Le istruzioni dell’Oiv, invece, hanno il pregio di entrare nel merito delle questioni, indicando e spiegando quattro metodi alternativi e suggerendo di testarne almeno due (uno principale e uno “di controllo”); è dunque auspicabile che, ferme restando le rispettive competenze, venga rapidamente confermato dalle Entrate che le linee guida dell’Oiv sono condivise e possono essere applicate per i ruling che partiranno nelle prossime settimane.