Imposte

LE PAROLE DEL NON PROFIT/Volontariato verso l’esenzione dall’imposta di registro

di Martina Manfredonia e Gabriele Sepio


Registrazione a pagamento per gli atti delle organizzazioni di volontariato (Odv) ancora per qualche mese. Questo è quanto si aspettano gli operatori del settore dall’approvazione definitiva del decreto correttivo al Codice del Terzo settore (Cts, ossia il Dlgs 117/2017), la cui deadline è prevista per il prossimo 3 agosto. Entro quella data sapremo se è confermata la modifica volta a reintrodurre l’esenzione dall’imposta di registro per gli atti costitutivi e quelli connessi allo svolgimento delle attività delle Odv, originariamente prevista dalla legge quadro sul volontariato (articolo 8, legge 266/1991) ma non riproposta nel Cts.

In base alle attuali disposizioni, infatti, le Odv e gli altri enti del Terzo settore beneficiano dell’esenzione dal registro solo per le modifiche statutarie effettuate per adeguarsi a variazioni o integrazioni normative (articolo 82, comma 3). Per gli atti costitutivi e le altre modifiche, invece, è previsto il pagamento dell’imposta in misura fissa (200 euro), mentre nessuna agevolazione sussiste per i contratti posti in essere nell’ambito dell’attività istituzionale dell’ente, i quali sono soggetti all’imposizione ordinaria del tipo di atto, con la sola eccezione del bollo (esente per tutti gli enti del Terzo settore, comprese le cooperative sociali ed escluse le imprese sociali costituite in forma di società, in base all’articolo 82, comma 5).

Così, ad esempio, se la locazione di un fabbricato da adibire a ludoteca per bambini fino allo scorso 31 dicembre avveniva a costo fiscale zero per l’ente, oggi è dovuta un’imposta di registro pari al 2% del canone annuo. Analogamente, ricevere in appalto la gestione di un ricovero per animali randagi costa il 3%, mentre per costituire ex novo un’organizzazione di volontariato o attuare una fusione con altro ente del Terzo settore si pagherà 200 euro.

In tale stato di cose la scegliere le tempistiche dell’operazione diventa importante, soprattutto per gli atti diversi da quelli che riguardano il contesto sociale,
per i quali in attesa che diventi effettiva la modifica del correttivo è dovuta l’imposta di registro proporzionale. Se 200 euro per la costituzione di una nuova Odv potrebbero essere un sacrificio accettabile per alcuni enti - anche in considerazione delle altre agevolazioni introdotte dal Codice del Terzo settore (si pensi alle imposte di registro e ipocatastali fisse per i trasferimenti immobiliari e all’esenzione dalle imposte per gli acquisti a titolo di successione o donazione) - per altri contratti potrebbe convenire aspettare il completamento dell’iter di approvazione del decreto, specie se di valore elevato. Basti pensare che un appalto per l’affidamento di servizi come quello indicato in precedenza ha mediamente un valore di 40-70 mila euro, per cui rinviare la stipula al ripristino dell’esenzione farebbe risparmiare all’organizzazione di volontariato dai 1.200 ai 2.100 euro.

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