I temi di NT+Le massime di Cassazione

Le sentenze di Cassazione su notifiche, prova della spedizione e definizione liti

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di Luca Benigni e Ferruccio Bogetti

Nessuna contestazione generica contro la conformità all’originale della copia della cartella

Non può mai avvenire con clausole di stile e generiche la contestazione della conformità all’originale della cartella di pagamento notificata dall’agente della riscossione mediante invio diretto in busta chiusa raccomandata postale e da questi prodotta in copia nel corso del giudizio. Intanto tale tipo di contestazione deve essere chiara e circostanziata, con l’indicazione specifica del documento che si intende contestare e poi deve indicare gli aspetti per cui si assume che la copia differisce dall’originale. In difetto tale contestazione risulta priva di effetti.

Cassazione, sentenza 40750/2021

Appello da rinotificare al difensore domiciliatario trasferito

In caso di trasferimento del commercialista domiciliatario quale difensore nel processo tributario, l’Amministrazione deve sempre procedere a rinnovare la notifica del ricorso in appello se la precedente non è andata a buon fine sulla scorta della ricevuta di ritorno che conferma tale trasferimento. E se anche se il trasferimento non risultasse confermato da una verifica effettuata sul web, si ha un caso di irreperibilità relativa e pertanto l’Amministrazione è tenuta a riprendere il processo notificatorio a pena di nullità, che non può essere sanata dalla prima notifica.

Cassazione, ordinanza 40927/2021

Conferimento dell’impresa familiare senza effetti fiscali sui crediti dei collaboratori

In caso di conferimento dell’azienda facente capo all’imprenditore individuale che ha familiari collaboratori - la cosiddetta impresa familiare - il diritto di credito spettante a costoro assume rilevanza meramente interna. Dalla sistemazione patrimoniale non si origina alcuna conseguenza fiscale non essendo assoggettato ad Irpef alcun soggetto percipiente, non rilevando esso come componente negativo e non essendo infine deducibile dal reddito d’impresa per mancanza del requisito di inerenza. Infatti la liquidazione del diritto di partecipazione all’impresa familiare non è riconducibile ad alcuna categoria reddituale del Tuir, intanto perché essa è relativa alla sfera personale dei soggetti del rapporto in questione e poi non esiste alcun contratto sociale e neppure un vincolo societario tra il titolare dell’impresa ed i suoi collaboratori.

Cassazione, ordinanza 40937/2021

Motivi dell’appello specifici anche con il solo richiamo a quelli del ricorso introduttivo

La specificità dei motivi d’appello, secondo cui alle argomentazioni svolte nella sentenza impugnata vengano contrapposte quelle dell’appellante per incrinare il fondamento logico giuridico delle prime, può considerarsi rispettata anche nel caso in cui l’appellante si limiti riproporre le argomentazioni già svolte nel ricorso introduttivo. Infatti il dissenso della parte soccombente può comunque investire la decisione impugnata nella sua interezza, traducendosi, nel rispetto dell’onere di specificità dei motivi, nella riproposizione delle medesime argomentazioni che suffragavano la domanda disattesa dal primo giudice.

Cassazione, ordinanza 41222/2021

Qualsiasi documento idoneo può provare la spedizione tramite terzi in uno stato Ue

Il documento di trasporto vale quale prova della spedizione in un altro Stato Ue solo se il cedente nazionale provvede direttamente all’inoltro della merce al soggetto passivo d’imposta identificato in altro Paese comunitario. Laddove costui non spedisca direttamente la merce, in luogo del documento di trasporto può far valere quale prova qualsivoglia documento in grado di confermare che la merce è stata effettivamente inviata nello Stato membro.

Cassazione, ordinanza 41532/2021

Notifica per via diplomatica degli atti tributari

La notifica degli atti tributari agli enti soggetti allo Stato della Città del Vaticano ma ubicati nell’ambito territoriale dello Stato italiano può avvenire per via diplomatica solo dall’introduzione della legge 137/2016 e cioè del 23 luglio 2016. Infatti non era prevista in epoca precedente all’introduzione della norma alcuna procedura notificatoria specifica per gli atti tributari, e pertanto risultava essere applicabile agli enti precedenti quella ordinaria dettata dal codice di procedura civile.

Cassazione, ordinanza 41533/2021

Rinuncia in Cassazione senza spese di giudizio in caso di definizione agevolata della lite

In caso di rinuncia del contribuente al giudizio di legittimità già avviato presso la Cassazione per adesione alla definizione agevolata della lite prevista dall’articolo 6 del Dl 193/2016, il giudice deve sempre disporre la compensazione delle spese di giudizio anche nel caso in cui l’Amministrazione non accetti la rinuncia. Diversamente la condanna del contribuente al pagamento delle spese di giudizio contrasterebbe con la ratio della definizione agevolata della lite, facendolo dissuadere ad aderire alla stessa per timore di sostenere ulteriori oneri rispetto a quelli già contemplati dalla norma.

Cassazione, ordinanza 41668/2021