I temi di NT+Le massime di Cassazione

Le sentenze di Cassazione su ipo-catastali, accertamento sintetico e ravvedimento

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di Luca Benigni e Ferruccio Bogetti

Contraenti responsabili se il notaio non versa le imposte ipo-castali

Il pagamento delle imposte di registro e ipo-catastali, eseguito a mezzo di assegni al notaio rogante al momento della stipula della compravendita, non libera le controparti, acquirente e venditrice, se lo stesso notaio omette poi il versamento delle imposte all’amministrazione. Anche se solidalmente obbligato al pagamento delle imposte il notaio rimane, comunque, estraneo al presupposto impositivo, che appartiene invece alle parti contraenti in virtù della stipula di un affare a cui l’ordinamento riconduce l’espressione di capacità contributiva fiscalmente rilevante. E non rileva neppure la modalità telematica di registrazione ed autoliquidazione dei tributi di sua esclusiva competenza, perché l’adempimento telematico non ha efficacia liberatoria per l’assolvimento delle imposte di registro e ipo-catastali.

Cassazione, ordinanza 26361/2021

S i tassano anche le mance elargite al lavoratore dipendente

In materia di reddito di lavoro dipendente, le erogazioni liberali, percepite dal lavoratore subordinato nello svolgimento della propria attività, ad esempio le mance, sono sempre assoggettabili a tassazione, perché siffatte liberalità rientrano nella nozione onnicomprensiva di reddito fissata dal primo comma dell’articolo 51 del Tuir.

Cassazione, ordinanza 26512/2021

L’Iva versata dal cedente nella transazione fiscale permette la detrazione al cessionario

Anche nel caso di operazione non effettivamente posta in essere, permane il diritto alla detrazione dell’Iva di rivalsa a monte, se il cedente ha provveduto, in esecuzione di una transazione fiscale conclusa nell’ambito di una procedura di concordato preventivo, a versare integralmente l’imposta esposta in fattura perché, nel rispetto del principio di neutralità dell’Iva e di proporzionalità degli obblighi imposti ai contribuenti, risulta in tal modo scongiurato il rischio di perdita di gettito fiscale.

Cassazione, ordinanza 26515/2021

Validità del ravvedimento operoso anche parziale per ammontare e scadenze

In materia di sanzioni amministrative per violazioni di norme tributarie, il ravvedimento operoso è sempre ammissibile, anche in caso di versamento frazionato dell’imposta dovuta, per effetto dell’articolo 13-bis del Dlgs 472 del 1997 introdotto dall’articolo 4-decies del Dl 34 del 2019, norma interpretativa dotata di efficacia retroattiva. Infatti il perfezionamento dell’istituto premiale si produce, anche solo per una parte dell'imposta dovuta o per i versamenti tardivi effettuati con scadenze differenti, sempreché vengano correttamente corrisposti interessi e sanzioni commisurati alla parte o alle singole frazioni del debito d'imposta tardivamente versato.

Cassazione, ordinanza 26523/2021

Accertamento sintetico, sentenze senza formule di mero stile per rigettare le prove del contribuente

In caso di accertamento sintetico il giudice tributario non può sentenziare il mancato assolvimento dell’onere probatorio a carico del contribuente/ricorrente attraverso una formula di mero stile, ovvero limitandosi a rimarcare la persistenza delle gravi incongruenze tra i compensi dichiarati e quelli ragionevolmente attesi in base alla capacità di spesa. Infatti la motivazione della sentenza deve sempre dare conto dell’avvenuta disamina della documentazione prodotta dal contribuente/ricorrente per la rilevanza, anche solo parziale, della giustificazione dell’incremento patrimoniale invocato dall’amministrazione.

Cassazione, ordinanza 26667/2021

Registro fisso o proporzionale per la trasformazione di Asd in società di capitali

L’atto di trasformazione di un’associazione sportiva dilettantistica in una società di capitali che persegua fini di lucro è assoggettato, in base all’articolo 4, comma 1, lettera a), n. 2 della Tariffa, parte I del Tur, ad imposta di registro, ipotecaria e catastale, in misura proporzionale. Infatti la tassazione in misura fissa dell’atto di trasformazione di una società o associazione presuppone che eventuali precedenti atti societari/associativi siano già stati assoggettati ad imposta proporzionale, dovendosi, in difetto, assoggettare a quest’ultima proprio tale atto di trasformazione.

Cassazione, sentenza 26878/2021

Allestimenti spettacoli teatrali con Iva al 10% solo dal 1° gennaio 2018

La previsione dell’aliquota Iva ridotta al 10%, in base al numero 119 della Tabella A allegata al Dpr 633 del 1972 - nel testo vigente prima dell’introduzione della novella di cui all’articolo 1, comma 340 della legge 27 dicembre 2017, n. 205, entrata in vigore il 1° gennaio 2018 -, riguarda solo le prestazioni di servizi dipendenti da contratti di scrittura connessi con gli spettacoli teatrali relativamente alle prestazioni rese dagli artisti. Infatti tale novella, che pure ha esteso l’aliquota Iva ridotta del 10% alle prestazioni rese dagli altri soggetti coinvolti nell’allestimento degli spettacoli teatrali, come gli intermediari, non ha portata innovativa e non è pertanto retroattivamente applicabile alle prestazioni rese da costoro prima della sua entrata in vigore, che restano così soggette fino a quella data – 31 dicembre 2017 – all’Iva ordinaria.

Cassazione, ordinanza 26879/2021