Adempimenti

Manovra, fiducia ok: le modifiche del Senato valgono 250 milioni

immagine non disponibile

di Marco Mobili e Marco Rogari

Ben 134 pagine e un articolo unico con 686 commi: almeno nel formato si presenta in versione “super” il maxiemendamento alla manovra su cui ieri sera al Senato il Governo ha incassato la fiducia con 149 sì e 93 no dopo quella ottenuta in mattinata sul decreto fiscale alla Camera. Che ha dato il via libera definitivo al Dl collegato per il quale si profilano però già alcune “correzioni a distanza” facendo leva sul passaggio (dalla prossima settimana) del disegno di legge di bilancio a Montecitorio.

Come emerge dalla relazione tecnica del maxiemendamento, il restyling apportato da Palazzo Madama al Ddl di bilancio impatta per circa 250 milioni nel 2018 (in gran parte coperti attingendo all’analoga dotazione del Fondo per le esigenze indifferibili) lasciando comunque invariati i saldi della manovra. Il testo approdato in Aula, che dopo la fiducia in tarda serata ha dato il disco verde alla nota di variazione approvata dal Consiglio dei ministri e al provvedimento nel suo complesso, conferma la versione del bonus bebè con durata annuale (e assegno dimezzato dal secondo anno). Il viceministro Enrico Morando, anche per rassicurare Ap che minacciava battaglia nel caso non fosse stata ripristinata la durata triennale dell’agevolazione per ogni figlio o bambino adottato, ha detto che se il bonus «dovrà essere aggiustato, alla Camera lo sarà perché il governo condivide la scelta, in particolare voluta da Ap» di intervenire su questo versante. Il viceministro si è anche soffermato sulla web tax introdotta a Palazzo Madama e in particolare sul ruolo delle banche come sostituti d’imposta: «siamo pronti a trovare una forma di compensazione perché sappiamo che abbiamo dato da svolgere agli istituti bancari un adempimento in più».

Soddisfazione per il sì del Senato al disegno di legge di bilancio è stata espressa dal premier Paolo Gentiloni: «Primo via libera alla legge di bilancio. Risorse per il lavoro dei giovani, la lotta alla povertà, le imprese 4.0, il rinnovo dei contratti statali, le famiglie, gli investimenti. Fiducia per la crescita».

Rispetto all’articolato uscito dalla commissione Bilancio il maxiemendamento ha perso o ha modificato alcune misure riguardanti i lavoratori esposti all’amianto. In primis è stata cancellata la riapertura dei termini temporali relativa alla presentazione delle domande per il riconoscimento di una maggiorazione del periodo contributivo ai fini pensionistici. È stata poi corretta la misura che interveniva sul riconoscimento dei danni da amianto dei lavoratori della produzione di materiale rotabile ferroviario che hanno svolto l’attività senza equipaggiamenti di protezione adeguata.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©