Motivi infondati e inammissibili nel ricorso possono «costare» i danni punitivi
di Marco Ianigro e Valerio Vallefuoco
Nuovo segnale della Cassazione contro le impugnazioni pretestuose rigettando un ricorso giudicato erroneo e incompatibile con l’attuale quadro normativo. Chi credeva che un giudice potesse condannare una parte al risarcimento punitivo ex articolo 96, comma 3, del Codice di procedura civile, solo in presenza di dolo o colpa grave, sembrerebbe smentito: è sufficiente, infatti, una condotta oggettivamente valutabile alla stregua dell’abuso del processo. Con l’ordinanza 16801/2018 ( clicca qui per consultarla...