Contabilità

Operazioni straordinarie, la strada ancora lunga per la certezza del diritto

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di Angelo Cremonese

Le operazioni straordinarie sono, ormai da anni, uno dei momenti di confronto più acceso fra imprese e amministrazione finanziaria. Gli interventi legislativi in questa materia hanno spesso tentato di regolare, con grande ritardo, una realtà caratterizzata dalla mancanza di regole certe in cui, troppo spesso, hanno agito da arbitro non sempre lucide interpretazioni del Fisco, avallate dalla giurisprudenza.
In questo momento sembrano uscite dai temi al centro del dibattito le problematiche riguardanti la certezza del diritto e i rapporti fra gli attori del sistema. La tanto attesa pace fiscale, al contrario, rischia di allargare i confini dei conflitti che si propone di sanare, aggiungendo anche il difficile confronto fra contribuenti che hanno sempre pagato il dovuto e quelli che se la caveranno con forti sconti.

Le valutazioni da effettuare
Le distorsioni provocate dal fattore fiscale sono uno dei parametri più utilizzati per valutare il grado di coerenza di un sistema tributario. È quindi importante che la normativa fiscale non sia di ostacolo alle imprese che hanno l’esigenza di compiere operazioni attraverso cui tentano di riorganizzare o integrare le proprie attività. Si dovrebbe considerare nella valutazione del trattamento di eventuali vantaggi tributari conseguiti attraverso questi percorsi, il minor gettito immediato, insieme alla prospettiva di crescita dell’azienda e del suo ruolo in termini di occupazione, di produttività e di gettito futuro.

Le sollecitazioni Ocse
Sono trascorsi ormai oltre dieci anni da quando nel 2008 l’Ocse pubblicava il documento sulla «enhanced relationship» in cui sollecitava gli Stati a rivedere le relazioni tra amministrazione e contribuenti, per passare da una logica conflittuale a un nuovo approccio basato su un clima di reciproca fiducia e collaborazione, con l’impegno da parte dell’amministrazione di rispondere alle esigenze dei contribuenti, risolvendo tempestivamente le situazioni di conflitto.

Il percorso da compiere
Nonostante si debba riconoscere il tentativo di muoversi in questa direzione è, purtroppo, evidente che il cammino da compiere per raggiungere l’obiettivo delineato dall’Ocse è molto lungo e le difficoltà di cui è disseminato il percorso delle operazioni straordinarie ne sono una testimonianza.

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