Controlli e liti

PACE FISCALE/1 - Definibili anche le liti pendenti con l’agente della riscossione

di Luigi Lovecchio

Sotto il profilo soggettivo, la definizione delle liti pendenti richiede che l’agenzia delle Entrate sia parte del giudizio. Ciò però non è detto che debba essere accaduto sin dalla data della proposizione del ricorso poiché è sufficiente che anche dopo tale data, e comunque entro il 24 ottobre 2018, l’Agenzia sia divenuta parte processuale. In questo modo, è dunque possibile ammettere al condono anche le liti originariamente instaurate solo contro l’agente della riscossione.

Nei riguardi degli atti emessi dall’Ader, quali ad esempio la cartella di pagamento, il fermo amministrativo e, da ultimo, anche il pignoramento presso terzi, secondo il consolidato orientamento delle Sezioni unite della Corte di cassazione (n. 16412/2007) è possibile proporre ricorso contro il solo agente della riscossione. Ciò anche nell’ipotesi in cui si deducano eccezioni attinenti al merito della pretesa. Si pensi ad esempio all’impugnazione di una cartella di pagamento emessa a seguito dei controlli formali, ex articolo 36 ter, Dpr 600/73, fondata sulla infondatezza del recupero di un credito d’imposta. In tale eventualità, il contribuente è legittimato a spedire il ricorso unicamente all’agente della riscossione senza che ciò ne determini l’inammissibilità. L’agente della riscossione, una volta verificato che i motivi della contestazione non attengono al suo operato, deve chiedere al giudice la chiamata in causa dell’agenzia delle Entrate, ai sensi dell’articolo 39, decreto legislativo 112/99. In difetto, egli risponderà delle conseguenze della lite. Considerato che l’agenzia delle Entrate rappresenta l’ente creditore ed è dunque parte sostanziale del rapporto sottostante, deve ritenersi altresì ammissibile il suo intervento volontario nel processo.

Alla luce di quanto precede, dunque, sono definibili tutte le liti in relazione alle quali, sempre alla medesima data del 24 ottobre 2018, l’agenzia delle Entrate sia stata chiamata in giudizio su ordine del giudice ovvero sia intervenuta volontariamente nel procedimento promosso contro il solo agente della riscossione. Allo scopo, dovrebbe essere sufficiente la sola chiamata del giudice senza che debba essersi altresì formalizzata la costituzione in giudizio delle Entrate (circolare 22 del 2017).

Una volta rispettato tale requisito soggettivo occorre che la controversia abbia ad oggetto un atto di imposizione. A tale riguardo, come già segnalato su queste pagine, si ricorda che la giurisprudenza della Suprema corte (sentenza n. 1158/2019) ha affermato che le cartelle di pagamento emesse in sede di liquidazione delle dichiarazioni, in quanto primo atto con il quale viene manifestata all’esterno la pretesa tributaria, sono atti impositivi. Tanto, soprattutto nell’ipotesi in cui il contribuente abbia dedotto vizi attinenti al merito della pretesa medesima. Da ciò, sembra corretto evincere che la nozione di atto impositivo richiede altresì la valutazione dei motivi di impugnazione. Se questi tendono a mettere in discussione l’an o il quantum del debito tributario, la lite dovrebbe essere definibile. Se così è, come sembra, allora non può affatto escludersi che i contenziosi avverso, ad esempio, i fermi amministrativi dei veicoli o il pignoramento presso terzi possano essere condonati. Si pensi ad esempio al caso in cui il contribuente abbia eccepito la nullità della notifica della cartella contenente l’iscrizione a ruolo di imposte dichiarate e non versate. Le cose non cambiano se tale eccezione sia stata mossa in sede di impugnazione della cartella ovvero del successivo atto di pignoramento. È chiaro, però, che così si introducono elementi di forte incertezza nell’esame dell’istanza di definizione che potrebbero portare ad una moltiplicazione delle liti da condono.

Da Condono 24

L’iter per la definizione delle liti pendenti (clicca qui per consultare il documento)

Gli importi dovuti per la definizione delle liti pendenti (clicca qui per consultare il documento)

L’iter per la definizione delle liti pendenti (da Condono 24)

Gli importi dovuti per la definizione liti pendenti (da Condono 24)

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