Pdf e firma digitale, così cambia il Dna della lite fiscale
Il processo tributario telematico inizia con la notifica dell’atto introduttivo del giudizio (ricorso o appello) tramite Pec. In seguito occorrerà depositare i documenti che formeranno il fascicolo telematico attraverso il portale Sigit.
La preparazione del ricorso
Il documento principale, ossia il ricorso o l’atto di appello, deve essere nativo Pdf: non può pertanto essere scansionato, ma va convertito direttamente dal programma di scrittura utilizzato. In calce all’atto, è opportuno inserire (attualmente non esiste alcun obbligo) sia una “relata di notifica” sia l’attestazione di conformità.
Il file andrà poi convertito in Pdf/A attraverso specifici programmi idonei a tal fine. Si segnala che da qualche giorno, nel portale del Sigit è presente la sezione «servizi e utilità», nella quale è stato inserivo il link «verifica e conversione file Pdf/A» attraverso cui è possibile la conversione. Una volta che il ricorso è convertito occorrerà apporre la firma digitale del difensore o dei difensori, trasformandolo, così, nel formato P7m. Il file è così pronto per la notifica.
La procura
A differenza della modalità cartacea, la procura del contribuente dovrà essere sottoscritta in file separato al ricorso o all’appello, non essendo più necessario che sia presente sulla prima pagina o in calce all’atto.
Il contribuente può sottoscriverla sia con firma digitale sia olografa, nel qual caso il documento dovrà essere stampato, firmato e poi scansionato. In entrambe le ipotesi, poi, il file va trasformato in Pdf/A analogamente a quanto già effettuato per l’atto principale. La procura non deve necessariamente essere un file nativo Pdf, potendo anche essere scansionata.
Una volta convertito in Pdf/A, occorrerà apporre la firma digitale del difensore, trasformando così il file in P7m. Se i difensori sono più di uno e non è espressamente precisato che si tratti di una difesa disgiunta, per la validità della procura è necessaria la firma digitale di tutti.
La notifica alla controparte.
Trattandosi di processo telematico, è necessaria la notifica alla controparte tramite Pec. I file creati in P7m devono essere inviati tramite Pec alla controparte (agenzia delle Entrate, agente della riscossione, Comune ecc). Non è necessario inserire nella Pec anche gli allegati del ricorso/appello, che dovranno invece essere depositati nel fascicolo telematico della commissione tributaria tramite il Sigit.
Con riferimento ai ricorsi con reclamo, così come per la modalità cartacea, conviene allegare solo i documenti che non siano già nella disponibilità dell’amministrazione. Ne consegue che circolari, sentenze, documenti già prodotti in precedenti fasi, potranno non essere allegati alla controparte, bensì solo in sede di costituzione in giudizio. In ogni caso, i documenti allegati, andranno firmati digitalmente dal difensore e quindi in formato P7m. Una volta inviata la Pec, le ricevute di «consegna» e di «accettazione» generate dal gestore della posta certificata, saranno le ricevute di notifica dell’atto alla controparte.