Per l’Intrastat mensile secondo turno a regime
Altre precisazioni sul nuovo regime dei modelli Intrastat applicabile alle operazioni realizzate dal 1° gennaio 2018 sono state diramate con la nota del 20 febbraio 2018 n. 18558 dell’agenzia delle Dogane.
Si tratta di indicazioni importanti, che si aggiungono alle istruzioni per l’uso e la compilazione degli elenchi Intrastat che sono state divulgate dall’agenzia delle Dogane e dei Monopoli l’8 febbraio scorso e che, pertanto, chiudono la fase di rodaggio da parte degli operatori e passano a regime.
VEDI IL GRAFICO: Il check-up dei modelli
Intanto, però, la scadenza per la presentazione dei modelli mensili si avvicina: il termine è lunedì 26 marzo (il 25, che è la naturale dead line, cade infatti di domenica) ed è quindi obbligatorio “fare il punto” sulle regole da seguire.
Un obiettivo di semplificazione
Va ricordato, in primo luogo, che le modifiche sono state introdotte in un’ottica semplificativa, con l’obiettivo principale di ridurre il numero di soggetti obbligati alla presentazione dei modelli e di diminuire le informazioni da produrre. Sono stati così aboliti i modelli Intrastat per l’acquisto di beni e di servizi da parte dei soggetti con periodicità trimestrale e, parallelamente, sono state innalzate le soglie oltre le quali i soggetti risultano obbligati a presentare i modelli con periodicità mensile. Sono passate da 50.000 a 200.000 per gli acquisti intracomunitari di beni e da 50.000 a 100.000 euro per gli acquisti di servizi da soggetti passivi Ue.
Non solo, negli Intra servizi è stata introdotta la semplificazione nella compilazione del «codice servizio» che ora deve accogliere i primi cinque caratteri in luogo dei sei previsti dalla tabella Cpa e reperibile sul sito dell’agenzia delle Dogane.
Infine, è stata innalzata la soglia al di sotto del quale i soggetti passivi, con periodicità mensile, non sono tenuti a compilare i dati statistici per le cessioni intracomunitarie.
Vediamo ora, nel merito, ogni singolo modello interessato dalle novità.
Modello Intra 2 bis, acquisti intracomunitari di beni
Per questo modello la periodicità trimestrale è stata abolita; inoltre la presentazione mensile degli elenchi è a rilevanza solo statistica ed è obbligatoria nel caso in cui in almeno uno dei quattro trimestri precedenti sono stati effettuati acquisti intracomunitari di beni per un importo pari o superiore a 200.000 euro. È comunque ammessa la possibilità, quindi si tratta di una facoltà, di presentare i modelli anche quando gli acquisti di beni siano stati inferiori a 200.000 euro.
La nota n. 18558 delle Dogane ha chiarito che, nel caso si opti per la presentazione, è comunque obbligatoria la compilazione delle colonne da 1 a 5, a nulla influendo la circostanza che il modello abbia unicamente valenza statistica.
Per chi realizza nel corso di un anno acquisti intracomunitari inferiori o uguali a 20.000.000 di euro, non è obbligatoria la compilazione delle colonne relative al «valore statistico», alle «condizioni di consegna» e alle «modalità di trasporto».
Sempre in tema di esclusioni è importante rammentare che non devono essere indicate tutte le operazioni di acquisto di beni che non entrano in territorio italiano. Ad esempio rientrano in questa casistica le operazioni triangolari in ambito comunitario dove l’operatore italiano assume il ruolo di promotore.
Modello Intra 2 quater, acquisti intraUe di servizi
Parimenti è stata abolita la presentazione degli elenchi riepilogativi con frequenza trimestrale, mentre i modelli presentati mensilmente hanno solo una valenza statistica. La soglia oltre alla quale è prevista la presentazione mensile dei modelli è fissata a 100.000 euro. Come già detto, la novità di questo modello consiste nella riduzione del livello di dettaglio per il campo «codice servizio» che passa facoltativamente a una classificazione a cinque cifre e riduce del 50 per cento i codici da selezionare.
Modello Intra 1 bis, cessioni intracomunitarie di beni
Per cessioni intracomunitarie di beni, l’unica modifica riguarda la soglia sopra la quale è obbligatoria la presentazione degli elenchi riepilogativi ai fini statistici che ora è pari a 100.000 euro. Pertanto, è rimasta invariata la soglia di 50.000 euro che determina la periodicità di presentazione trimestrale o mensile.
Si ribadisce che per gli operatori con periodicità mensile è comunque obbligatoria la compilazione dei dati statistici, se in uno dei quattro trimestri precedenti hanno effettuato cessioni intracomunitarie per un valore complessivo superiore a 100.000 euro. Sotto tale soglia la compilazione dei dati statistici è facoltativa.
Modello Intra 1 quater, cessioni intraUe di servizi
Nessuna novità per questi modelli che devono ancora essere presentati con periodicità trimestrale se nei quattro trimestri precedenti non sono state effettuate operazioni intracomunitarie per un ammontare totale in ciascun trimestre non superiore a 50.000 euro. Superata questa soglia la presentazione diventa mensile. Come già detto per la compilazione il campo «Codice servizio» è stata operata la semplificazione di portare facoltativamente la classificazione da sei a cinque cifre.
VEDI IL GRAFICO: Il check-up dei modelli