Per la Sabatini ter ancora 320 milioni
Sono ancora disponibili oltre 320 milioni di euro per gli investimenti in macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, software e tecnologie digitali nell’ambito della Nuova Sabatini.
A renderlo noto è il ministero dello Sviluppo economico, che ha appena aggiornato al 30 marzo il consuntivo sulla misura che ha l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese.
Più in dettaglio, su uno stanziamento complessivo di 1,27 miliardi di euro, le prenotazioni effettive (inclusi gli oneri di gestione) ammontano al momento a poco più di 953 milioni di euro. Le disponibilità residue, allora, valgono 320,4 milioni di euro.
La sostanza è che tre euro su quattro sono stati già riservati ma che ci sono ancora molte risorse da aggredire.
Dell’agevolazione - va ricordato - possono beneficiare le Pmi che, alla data di presentazione della domanda, siano regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese; che siano nel pieno e libero esercizio dei loro diritti; che non rientrino tra i soggetti che hanno ricevuto e non rimborsato gli aiuti considerati incompatibili dalla Commissione europea; che non si trovino in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà; che abbiano sede in uno Stato membro purché provvedano ad aprire una sede in Italia entro il termine previsto per ultimare l’investimento.
Il bonus è aperto a tutti i settori, con l’esclusione delle attività finanziarie, delle assicurazioni e delle attività connesse all’esportazione. Le agevolazioni si sostanziano nella concessione da parte di banche e intermediari finanziari, aderenti alla convenzione tra Mise, Abi e Cassa depositi e prestiti, di finanziamenti alle micro, piccole e medie imprese per sostenere le tipologie di investimenti previsti. In aggiunta, c’è un contributo del Mise rapportato agli interessi sui finanziamenti.