Imposte

Per la Sabatini ter ancora 320 milioni

di Giuseppe Latour

Sono ancora disponibili oltre 320 milioni di euro per gli investimenti in macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, software e tecnologie digitali nell’ambito della Nuova Sabatini.

A renderlo noto è il ministero dello Sviluppo economico, che ha appena aggiornato al 30 marzo il consuntivo sulla misura che ha l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese.

Più in dettaglio, su uno stanziamento complessivo di 1,27 miliardi di euro, le prenotazioni effettive (inclusi gli oneri di gestione) ammontano al momento a poco più di 953 milioni di euro. Le disponibilità residue, allora, valgono 320,4 milioni di euro.

La sostanza è che tre euro su quattro sono stati già riservati ma che ci sono ancora molte risorse da aggredire.

Dell’agevolazione - va ricordato - possono beneficiare le Pmi che, alla data di presentazione della domanda, siano regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese; che siano nel pieno e libero esercizio dei loro diritti; che non rientrino tra i soggetti che hanno ricevuto e non rimborsato gli aiuti considerati incompatibili dalla Commissione europea; che non si trovino in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà; che abbiano sede in uno Stato membro purché provvedano ad aprire una sede in Italia entro il termine previsto per ultimare l’investimento.

Il bonus è aperto a tutti i settori, con l’esclusione delle attività finanziarie, delle assicurazioni e delle attività connesse all’esportazione. Le agevolazioni si sostanziano nella concessione da parte di banche e intermediari finanziari, aderenti alla convenzione tra Mise, Abi e Cassa depositi e prestiti, di finanziamenti alle micro, piccole e medie imprese per sostenere le tipologie di investimenti previsti. In aggiunta, c’è un contributo del Mise rapportato agli interessi sui finanziamenti.

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