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Per lo split payment ancora un aggiornamento degli elenchi 2018

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di Marco Magrini e Benedetto Santacroce

Dopo l’ultimo intervento del 31 ottobre scorso prosegue l’attività del dipartimento Finanze nella manutenzione degli elenchi delle società soggette al regime dello split payment.
Infatti, ai sensi dell’articolo 5-ter, comma 2, del Dm 27 giugno 2017, come modificato dall’articolo 1 del Dm 13 luglio 2017, una nuova versione degli elenchi, validi per l’anno 2018, dei soggetti tenuti all’applicazione dello Split payment di cui all’articolo 17-ter, comma 1-bis, del Dpr 633/1972, è rintracciabile nel sito del Dipartimento consultando il link http://www1.finanze.gov.it/finanze2/split_payment/public/ .

La conoscenza dell’informazione è frutto della consultazione spontanea, non essendo stata preceduta da segnalazione specifica, e permette di individuare che tre degli elenchi già pubblicati il 31 ottobre 2017 hanno subito aggiornamenti e ne viene riportata una versione aggiornata al 21 novembre 2017.
Si tratta di un aggiornamento degli elenchi delle società controllate
■ di diritto, direttamente o indirettamente, dalla Presidenza del Consiglio dei ministri e dai ministeri (articolo 2359, comma 1, numero 1, del codice civile);
■di fatto, direttamente o indirettamente, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dai ministeri (articolo 2359, comma 1, numero 2, del codice civile);
■di diritto, direttamente o indirettamente, dalle Regioni, Provincie, Città metropolitane, Comuni, Unioni di Comuni (articolo 2359, comma 1, numero 1, del codice civile).
Invece l’elenco delle società quotate inserite nell’indice Ftse Mib della Borsa italiana resta confermato alle risultanze della pubblicazione del 31 ottobre 2017.

Novità e conferme sono verificabili attraverso l’applicazione informatica che consente la consultazione degli elenchi effettuando la ricerca delle società presenti tramite codice fiscale o denominazione. Il Dipartimento conferma che le società, diverse da quelle quotate nell’indice Ftse Mib, potranno segnalare eventuali mancate o errate inclusioni, fornendo idonea documentazione a supporto ed esclusivamente mediante il modulo di richiesta on-line a cui allegare visura di iscrizione al registro imprese. Il dipartimento delle Finanze precisa, inoltre, che tali elenchi non tengono conto del nuovo perimetro di applicazione alle società e soggetti obbligati allo split payment in conseguenza dell’articolo 3 del Dl 148/2017.

Quindi, trattandosi di elenchi valevoli dal 2018, non potranno esattamente corrispondere a quelli utilizzabili a partire dalle fatture emesse a decorrere dal 1 gennaio 2018, mancando sicuramente l’elenco delle fondazioni partecipate da amministrazioni pubbliche introdotte dalla nuova norma e prevedendosi sicuramente ulteriori adeguamenti anche in vista dell’emanazione del Decreto attuativo delle modifiche operative dalla fatturazione 2018 atteso per la fine di questo mese, in conseguenza del Dl 148/2017 in attesa di conversione.
Si ribadisce che, per il 2017, gli elenchi definitivi ripubblicati, a valere dal 1 luglio 2017 fino al 31 dicembre 2017, sono quelli già presenti nel sito del dipartimento dal 31 ottobre 2017.
Il sito riporta la precisazione che gli elenchi pubblicati non includono le Pa, soggette alla scissione dei pagamenti, per le quali l’elenco di riferimento è ribadito essere quello Ipa (www.indicepa.gov.it), esclusi i soggetti classificati fra i «Gestori di pubblici servizi», in relazione al richiamo alla definizione di Pa all’articolo 1, comma 2, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, comunque tenute all’applicazione del meccanismo della scissione dei pagamenti (articolo 17-ter, comma 1, del Dpr 633/1972).

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