Per le vacanze 850mila voucher da spendere entro il 31 dicembre
I buoni emessi nel 2020 possono essere ancora usati per servizi turistici nel 2021
Nessuna riapertura del termine per le richieste del bonus vacanze spirato a fine 2020. Ma gli 850mila voucher già emessi e non usati (che valgono oltre 350 milioni di euro) possono essere ancora spesi entro il 31 dicembre 2021, anche per l’acquisto di pacchetti turistici e anche presso agenzie viaggi e tour operator.
La legge 106/2021 di conversione del decreto Sostegni bis, entrata in vigore il 25 luglio, ha infatti esteso l’utilizzo ai pagamenti presso agenzie viaggi e tour operator, includendo, appunto, anche il pacchetto turistico: combinazione di almeno due tipi diversi di servizi turistici (ad esempio le offerte per viaggio e soggiorno o le soluzioni fly&drive) ai fini dello stesso viaggio o della stessa vacanza. Prima di tale modifica l’agevolazione era spendibile solo presso le singole strutture ricettive (comprendendo però eventuali prestazioni accessorie, come i servizi balneari, purché addebitati nella medesima fattura da un solo fornitore); non erano invece ammesse prestazioni rese da più fornitori.
È l’ennesimo tentativo di rilanciare un’agevolazione che non pare aver avuto il successo sperato: la dashboard dell’app IO ( https://io.italia.it/dashboard/#bonusvacanze ) indica che dei 1.885.802 bonus vacanze generati al 31 dicembre 2020 ne sono stati utilizzati circa 1,04 milioni. Se si considera che spetta un solo buono per nucleo familiare, ciò significa che ci sono circa 850mila famiglie che hanno un voucher pronto sull’app IO, ma non lo hanno ancora speso.
Il controvalore dei buoni emessi è di quasi 830 milioni, a fronte di uno stanziamento complessivo di 2,4 miliardi (il 70% delle risorse, quindi, non è stato impiegato). Il valore medio dei voucher è invece di 440 euro: poiché i tagli sono fissi (150 euro per i single, 300 per famiglie di due persone e 500 euro per gli altri nuclei), ne deriva che la maggior parte dei richiedenti è composta da famiglie di tre persone o più. Non è nota la composizione dei nuclei che hanno voucher non spesi, ma considerando il valore medio di 440 euro è lecito supporre che vi siano ancora circa 370 milioni spendibili per vacanze in ambito nazionale.
I titolari di questi buoni potranno usarli per vacanze in un’unica soluzione, per servizi resi da una sola struttura ricettiva (impresa turistica, agriturismo o B&b legalmente operanti, anche stagionali) o per un singolo pacchetto turistico offerto da un’unica agenzia viaggi o tour operator. Il corrispettivo dev’essere certificato da fattura elettronica o documento commerciale intestati al codice fiscale del titolare del buono. Per il pagamento – che può essere fatto anche da un altro soggetto – sono ammessi l’ausilio, l’intervento o l’intermediazione di piattaforme o portali telematici.
L’80% del voucher viene direttamente riconosciuto come sconto in fattura, presso un fornitore in Italia che aderisce all’iniziativa, comunicando al momento del pagamento il codice univoco o il QR-code. Il residuo 20% si porterà in detrazione nella dichiarazione dei redditi del 2021 da presentare l’anno prossimo. Non si potrà riportare a credito per gli anni successivi o chiedere a rimborso l’eventuale detrazione incapiente, né tantomeno chiedere a rimborso i bonus inutilizzati.
È bene, allora, che gli interessati si organizzino per non perdere l’opportunità. Il bonus va utilizzato entro il 31 dicembre 2021, ma basta che anche un solo giorno della vacanza sia ricompreso nell’intervallo: in teoria, anche le vacanze invernali a cavallo di capodanno possono quindi essere agevolate.
L’UTILIZZO
55% Quota di buoni già spesi
Dall’anno scorso sulla app IO sono stati generati 1.885.802 bonus vacanze, per un controvalore di 829.431.050 euro. I bonus effettivamente utilizzati sono poco più della metà: circa 1,04 milioni, il 55% del totale. Le quasi 850mila famiglie che hanno richiesto l’agevolazione dal 1° luglio al 31 dicembre 2020 hanno tempo fino al 31 dicembre 2021 per utilizzarla. l tagli dei voucher sono fissi (150 euro per i single, 300 per famiglie di due persone e 500 euro per gli altri nuclei). Mentre il valore medio di quelli emessi è di 440 euro.