Adempimenti

Precompilata, per il Terzo settore comunicazioni solo facoltative

di Gabriele Sepio

Le dichiarazioni precompilate si arricchiscono, a partire dal periodo d’imposta 2017, con i dati sulle erogazioni liberali in denaro e sulle rette per la frequenza di asili nido ed i servizi formativi infantili, che danno diritto a deduzioni o detrazioni. Questo il contenuto dei due decreti, emessi dal ministero dell’Economia e delle Finanze il 30 gennaio 2018 e pubblicati in Gazzetta ufficiale il 6 febbraio.

Per le erogazioni liberali si tratta di una trasmissione facoltativa e sperimentale che riguarda i periodi di imposta dal 2017 al 2019 compresi, da eseguire entro il 28 febbraio dell’anno successivo a quello di riferimento. Possono trasmettere le informazioni le Onlus, le organizzazioni di volontariato, le associazioni di promozione sociale e le fondazioni e associazioni riconosciute che si occupano di beni culturali e paesaggistici o di ricerca scientifica.

La comunicazione, in questa ipotesi, riguarderà le sole erogazioni effettuate da persone fisiche tramite sistemi di pagamento tracciabili e le somme eventualmente rimborsate ai donatori. Sono quindi escluse le erogazioni in natura e quelle effettuate da parte di enti e società. Del resto, l’obiettivo perseguito è quello di fornire dati per la dichiarazione precompilata che, attualmente, riguarda i soli redditi di lavoro dipendente ed assimilati.

Tenuto conto del carattere facoltativo della trasmissione, il decreto esclude effetti sanzionatori. Infatti, viene espressamente prevista la disapplicazione dell’articolo 3, comma 5-bis del Dlgs 175/2014, che prevede una sanzione pari a 100 euro per ogni comunicazione omessa, tardiva o errata fino ad un massimo di 50mila euro. Tuttavia, occorre prestare attenzione al fatto che la sanzione continua ad applicarsi in caso di errore che determina un’indebita fruizione di detrazioni e deduzioni nella dichiarazione precompilata. Quest’ultimo aspetto, che rischia di disincentivare l’afflusso delle informazioni, è auspicabile che venga rivisitato, tenuto conto che la spettanza delle deduzioni e detrazioni può comunque essere oggetto di controllo ai sensi dell’articolo 5, comma 1, lettera a) del citato decreto 175.

Novità, infine, anche per gli asili nido e i servizi formativi infantili. Le rette versate dai genitori per la frequenza dei figli, cui è collegata una detrazione pari al 15% degli importi fino a 632 euro l’anno per figlio iscritto, dovranno essere comunicate dai medesimi asili nido o, comunque, dei soggetti che ricevono i relativi pagamenti.

L’obbligo riguarda i periodi di imposta 2017 e seguenti e si concretizza, come per le erogazioni liberali, con la trasmissione dei dati entro il 28 febbraio dell’anno di riferimento. La comunicazione comprende le informazioni relative ad eventuali rimborsi, salvo che le stesse non siano già confluite nelle certificazioni dei sostituti d’imposta (si pensi, ad esempio, agli asili organizzati nei luoghi di lavoro).

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