Contabilità

Prezzo, credito, liquidità e mercato i rischi a cui è esposta la società

di Franco Roscini Vitali

L’obbligo di presentare la relazione sulla gestione riguarda soltanto le imprese che redigono il bilancio in forma completa, mentre le società che redigono il bilancio in forma abbreviata ne sono esonerate se forniscono le eventuali informazioni sulle azioni proprie nella nota integrativa. Medesimo esonero per le mico-imprese, se le informazioni sulle azioni proprie sono riportate in calce allo stato patrimoniale, ipotesi che raramente si potrà verificare in queste società.
Il Codice civile impone agli amministratori di descrivere nella relazione sulla gestione i principali rischi e le incertezze cui la società è esposta.
Anche in questo caso, la relazione sulla gestione è interessata, indirettamente, dalle novità introdotte dal decreto 139/2015 in materia di strumenti finanziari derivati.
Sul punto, l’articolo 2428 non è stato modificato ma il comma 3, numero 6-bis) prevede l’informativa in relazione all’uso da parte della società di strumenti finanziari.
Inoltre devono essere illustrati, se rilevanti per la valutazione della situazione patrimoniale e finanziaria e del risultato dell’esercizio, gli obiettivi e politiche della società in materia di gestione del rischio finanziario, compresa la politica di copertura per ciascuna principale categoria di operazioni, eventualmente con riferimento e a completamento di quanto già illustrato nella nota integrativa per effetto dell’articolo 2427-bis) con riguardo agli strumenti finanziari derivati.
L’informativa sui rischi riguarda l’esposizione della società a rischio di prezzo, rischio di credito, rischio di liquidità e rischio di mercato.
Il rischio di credito è rappresentato dall’esposizione della società a potenziali perdite che possono derivare dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalla clientela: si tratta di un rischio più che mai attuale.
Il rischio di liquidità, invece, può emergere dalla difficoltà di ottenere finanziamenti, oppure dall’eccessiva onerosità degli stessi: l’informativa, per esempio, potrebbe riguardare la diversificazione delle fonti di finanziamento e la disponibilità di linee di credito adeguate e in parte non utilizzate.
Infine, il rischio di mercato può riguardare, per esempio, società che intrattengono rapporti commerciali con il Regno Unito per effetto dell’uscita dall’Unione Europea (Brexit): in tali situazioni, le società valutano l’opportunità di fornire adeguata informativa su rischi e prevedibili impatti sull’attività delle stesse.
Medesima situazione potrebbe riguardare società che intrattengono rapporti commerciali con gli Stati Uniti a seguito degli annunciati provvedimenti che l’amministrazione Trump potrebbe intraprendere in materia di dazi.
Situazioni di rischio poi potrebbero riguardare società che intrattengono rapporti commerciali con Paesi ad elevato rischio politico.
Infine, dalla relazione deve risultare l’elenco delle sedi secondarie della società.

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