Progetti di interesse europeo, contributi fino al 100% della spesa
Pubblicato il decreto che regola il funzionamento del nuovo Fondo Ipcei
Il Fondo Ipcei, introdotto dalla legge di Bilancio 2020, trova attuazione grazie alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 12 luglio del decreto che ne stabilisce il funzionamento.
Il fondo è lo strumento che supporta le attività svolte dai soggetti italiani coinvolti nella realizzazione degli Importanti progetti di comune interesse europeo (Ipcei), con contributi che possono arrivare a coprire il 100% della spesa ammissibile. Il decreto interministeriale del 21 aprile 2021 approva i criteri generali per l’intervento, il funzionamento e la concessione delle agevolazioni del Fondo Ipcei destinate alle imprese.
Nello specifico, l’intervento opera per raggiungere obiettivi di innovazione tecnologica e produttiva. Sono ammissibili i progetti di ricerca, sviluppo e innovazione. Rientrano le attività che riguardano la ricerca di base, che comprende i lavori sperimentali svolti soprattutto per acquisire nuove conoscenze e capacità da utilizzare per sviluppare nuovi prodotti, processi o servizi, lo sviluppo sperimentale, inteso come l’acquisizione, la combinazione, la strutturazione e l’utilizzo delle conoscenze e capacità esistenti di natura scientifica, tecnologica, commerciale, e la prima applicazione industriale. I progetti devono prevedere attività fortemente innovative ovvero di importante valore aggiunto.
I soggetti beneficiari delle agevolazioni sono le imprese di qualsiasi dimensione, destinatarie degli aiuti di Stato, e gli organismi di ricerca, individuati nell’ambito di un Ipcei oggetto di notifica alla Commissione europea. Tali soggetti devono essere costituiti e regolarmente iscritti al registro delle imprese, essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposti a procedure concorsuali ed essere in regola con la restituzione di somme dovute in relazione a provvedimenti di revoca di agevolazioni.
Gli aiuti si applicano anche alle imprese che al 31 dicembre 2019 non erano in difficoltà ma lo sono diventate nel periodo successivo. Il sostegno alla realizzazione delle attività approvate nell’ambito di un Ipcei deve comportare il cofinanziamento da parte dei beneficiari degli aiuti. In caso di autorizzazione da parte della Commissione europea, l’intensità di aiuto concesso a un’impresa beneficiaria può arrivare fino al 100% dei costi ammissibili.
La procedura di ammissione prevede comunque una selezione preliminare, da parte del ministero dello Sviluppo economico, delle proposte e dei soggetti interessati alla costituzione di un Ipcei, per l’individuazione dei contenuti dell’iniziativa e dei partecipanti ai fini della successiva fase di notifica alla Commissione europea.
Il ministero pubblicherà sul proprio sito internet un apposito invito a manifestare interesse.