Ravvedimento Imu con sanzioni all’1,5% fino al 18 luglio
Il prossimo 18 luglio sarà l’ultima occasione per usufruire della riduzione della sanzione a 1/10 in caso di mancato pagamento del primo acconto Imu 2018 (il cosiddetto ravvedimento breve). Pertanto si applicherà la sanzione dell’1,5% (1/10 del 15%)dell’imposta dovuta.
Il contribuente dovrà versare, tramite F24 l’imposta, gli interessi e le sanzioni. In particolare, nella sezione «Imu e altri tributi locali» occorrerà:
■indicare il codice comune;
■barrare «Ravv.» e «Acc.», al fine di segnalare la regolarizzazione dell’acconto Imu;
■riportare il numero degli immobili oggetto di ravvedimento;
■indicare il codice tributo;
■riportare l’anno 2018;
compilare la colonna relativa agli importi a debito valorizzandola con l’importo risultante dalla somma dell’Imu, degli interessi (0,3%) e della sanzione.
Attenzione al codice tributo utilizzato perché ne sono previsti diversi a seconda della tipologia (abitazione principale naturalmente per i soli immobili che sono ancora interessati dal prelievo Imu, terreno, aree fabbricabile e altri fabbricati).
Trascorsa la scadenza del 18 luglio, restano comunque altre possibilità di ravvedimento ma la sanzione dovuta aumenta. In particolare sarà pari a:
•1,67% del tributo non versato se il versamento è effettuato dal 19 luglio al 17 settembre 2018 (ravvedimento medio);
•3,75% del tributo non versato se il versamento è effettuato dal 18 settembre 2018 ed entro il 1° luglio 2019 (ravvedimento lungo).