Ravvedimento, l’Agenzia aggiorna il software «Compliance» ai nuovi saggi di interesse
A partire dal 2021 gli interessi legali sono dovuti nella misura dello 0,01% annuo
Il Fisco aggiorna il programma «Compliance» per il calcolo delle sanzioni e degli interessi. La nuova versione (1.0.7 del 18 giugno 2021) del software consente il calcolo delle sanzioni e degli interessi per regolarizzare, attraverso il ravvedimento, errori che hanno determinato una maggior imposta dovuta o un minor credito usato ai fini Irpef, addizionale regionale, addizionale comunale e contributo straordinario di solidarietà, risultanti nelle dichiarazioni dei contribuenti che hanno ricevuto una comunicazione di promozione della compliance, con compilazione automatica del modello F24 per il perfezionamento del versamento. L’aggiornamento riguarda la tabella dei tassi degli interessi legali, che, per l’anno 2020, sono dovuti nella misura dello 0,05% annuo, mentre a partire dall’anno 2021, sono dovuti nella misura dello 0,01% annuo.
Per agevolare la compliance, l’agenzia delle Entrate mette a disposizione del contribuente le informazioni in suo possesso, dandogli così l’opportunità di correggere spontaneamente eventuali errori od omissioni, anche dopo la presentazione della dichiarazione. Per raggiungere questo obiettivo, l’agenzia delle Entrate predispone e invia delle comunicazioni per segnalare eventuali anomalie, destinate ad alcune categorie di contribuenti che possono rimediare agli errori o alle omissioni attraverso l’istituto del ravvedimento operoso (articolo 13, decreto legislativo 472 del 1997). L’ultima guida sulla compliance è stata “aggiornata” nel mese di marzo 2019 ed ha per titolo «L’agenzia ti scrive: lettera di invito a regolarizzare possibili errori». In un’altra guida del dicembre 2019, l’agenzia delle Entrate spiega come gestire le «comunicazioni sui controlli delle dichiarazioni». La promozione della compliance è prevista dall’articolo 1, comma 634, della legge 190/2014, di Stabilità per il 2015.
È infatti stabilito che, al fine di introdurre nuove e più avanzate forme di comunicazione tra il contribuente e l’amministrazione fiscale, anche in termini preventivi rispetto alle scadenze fiscali, finalizzate a semplificare gli adempimenti, stimolare l’assolvimento degli obblighi tributari e favorire l’emersione spontanea delle basi imponibili, l’agenzia delle Entrate mette a disposizione del contribuente, o del suo intermediario, anche mediante l’utilizzo delle reti telematiche e delle nuove tecnologie, gli elementi e le informazioni in suo possesso riferibili allo stesso contribuente.
Questi dati sono acquisiti direttamente o pervenuti da terzi, e sono relativi anche ai ricavi o compensi, ai redditi, al volume d’affari Iva, e al valore della produzione ai fini Irap, imputabili al contribuente, alle agevolazioni, deduzioni o detrazioni, nonché ai crediti d’imposta, anche qualora gli stessi non risultino spettanti. Il contribuente può segnalare all’agenzia delle Entrate eventuali elementi, fatti e circostanze dalla stessa non conosciuti.
Carlo Delladio
Sistema Frizzera