Adempimenti

Redditi 2018 fa spazio alle rimanenze nel regime per cassa

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di Luca De Stefani

Via libera alle bozze dei modelli dichiarativi per il 2017 per tutti i contribuenti: modello Redditi Pf 2018 per le persone fisiche, le imprese e i professionisti, Redditi Sp per le società di persone, Redditi Sc per quelle di capitali e Redditi Enc per gli enti non commerciali, oltre che il modello Irap 2018 e quello per il consolidato fiscale. Sono state pubblicate ieri, infatti, nel sito dell’agenza delle Entrate tutte le bozze delle dichiarazioni fiscali, che dovranno essere compilate per i redditi 2017 e dovranno essere inviate telematicamente entro il 31 ottobre 2018.

Regime per cassa
Le istruzioni dei modelli Redditi Pf , Sp e Enc sono state aggiornate con le nuove modalità di determinazione del reddito d’impresa con il criterio di cassa, per chi è in contabilità semplificata (quadro RG). Quindi, sono stati eliminati, ad esempio, i righi RG8 e RG9 dei modelli 2017, relativi al 2016, per le rimanenze finali di magazzino. È stata confermata, invece, la deduzione “integrale” nel 2017 del valore delle rimanenze iniziali del 2017, cioè quelle finali del 2016, che hanno concorso a formare il reddito nel 2016, con il principio di competenza.

Aliquota Ires
Per i soggetti Ires, dal 2017, l’imposta sul reddito è stata ridotta dal 27,5% al 24%, ma per gli enti creditizi e finanziari, escluse le società di gestione dei fondi comuni d’investimento, si applica, oltre all’Ires del 24%, anche la nuova addizionale del 3,5%, quindi, nel riquadro «Tipo di dichiarazione» del modello Redditi Sc 2018 è stata aggiunta la nuova casella «addizionale Ires». Le istruzioni e il modello , poi, sono state aggiornate anche con la riduzione al 12% dell’aliquota Ires, prevista solo dal primo gennaio 2018, per le società sportive dilettantistiche lucrative riconosciute dal Coni.

Imprese sociali
I modelli Redditi Sc e Sp 2018, sono stati aggiornati anche con le novità riguardante le imprese sociali (riquadro «Altri dati» e rigo RF50, tra le variazioni in diminuzioni, per gli utili e gli avanzi di gestione, destinati alla riserva indivisibile in sospensione d’imposta o all’aumento gratuito del capitale sociale).

Iperammortamento
Per l’incentivo dell’iperammortamento al 250% (maggior costo deducibile del 150%), nei quadri del reddito di impresa, sono stati previsti due nuovi codici da utilizzare per evidenziare il maggior valore delle quote di ammortamento e dei canoni di leasing per gli investimenti in beni materiali strumentali nuovi 4.0 (il codice 55 tra le variazioni in diminuzione del rigo RF55 e, per chi è in contabilità semplificata, il codice 28 del rigo RG22) e per l’acquisizione di beni immateriali strumentali (il codice 56 tra le variazioni in diminuzione del rigo RF55 e, per i minori il codice 29 del rigo RG22).

Patent box
Per quanto riguarda il patent box, invece, è stato inserito un prospetto da compilare da parte dei contribuenti che hanno esercitato l’opzione per il regime agevolato relativo ai marchi d’impresa, per indicare il numero dei marchi e l’ammontare del reddito agevolabile. Va ricordato che il Dl 50/2017 e poi il Dm Sviluppo economico-Economia del 28 novembre 2017 (in via di pubblicazione in «Gazzetta Ufficiale» come reso noto ieri proprio sul sito dello Sviluppo economico ) hanno escluso i marchi dal perimetro dell’agevolazione facendo salve però le opzioni esercitate negli anni d’imposta 2015 e 2016.

Dividendi 2017
I righi RL1 dei modelli Redditi Pf, Sp e Enc 2018, sono stati aggiornati alle modifiche, attuate dal decreto del 26 maggio 2017, agli utili distribuiti da partecipazione qualificata in soggetti Ires, formati con utili prodotti a partire dal primo gennaio 2017. Questi, infatti, concorrono a formare il reddito complessivo nella misura del 58,14% e non più al 49,72 per cento.

Invio opzionale fatture
In tutti i modelli dichiarativi per il 2017, poi, è stato inserito, nel quadro RS, un nuovo rigo da barrare in caso di invio “opzionale” dei dati delle fatture emesse e ricevute di cui all’articolo 1, comma 3, del Dlgs 127/2015 e dei corrispettivi (articolo 2, comma 1), grazie al quale si potrà beneficiare, per il 2017, della riduzione di 2 anni dei termini di decadenza degli accertamenti sulle imposte sui redditi e Iva (da 6 a 4 anni successivi al periodo di riferimento). La mancata comunicazione comporta l’inefficacia della riduzione dei termini di accertamento.

Le bozze delle dichiarazioni 2018 pubblicate ieri dalle Entrate
(per consultarle basta cliccare sul link)

Redditi Persone fisiche (Pf) 2018

Redditi Società di capitali (Sc) 2018

Redditi Società di persone (Sp) 2018

Redditi Enti non commerciali (Enc) 2018

Irap/2018

Consolidato nazionale e mondiale (Cnm) 2018

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