Adempimenti

Redditi Enc, le imprese sociali passano dai quadri RF e RG

immagine non disponibile

di Pierpaolo Ceroli e Agnese Menghi

Dalla delega per la riforma del Terzo settore, è conseguita anche l’emanazione del Dlgs 112/2017, il quale ha rimodulato la disciplina delle imprese sociali, introdotte nel nostro ordinamento dal Dlgs 155/2006, che dichiareranno, in determinate ipotesi, i redditi conseguiti nel modello Redditi Enc.

A seguito delle modifiche, possono acquisire tale qualifica tutti gli enti privati (anche le società) che rispettano i seguenti requisiti:

•esercitano in via stabile e principale un’attività d’impresa di interesse generale di cui all’art. 2 del Dlgs 112/2017 (es. servizi sociali, prestazioni sanitarie, ecc.), che potrebbero essere integrate da un successivo decreto ministeriale;

•i ricavi derivanti dalle precedenti attività devono prevalere almeno nella misura del 70% quelli complessivi dell’impresa sociale;

•agiscono senza scopo di lucro e per finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale;

•gli eventuali utili e avanzi di gestione devono essere destinati allo svolgimento dell’attività statutaria o ad incremento del patrimonio;

•adottano modalità di gestione responsabili e trasparenti, favorendo il coinvolgimento degli stakeholder, cioè dei soggetti interessati all’impresa stessa (investitori, lavoratori, altri soggetti).

Ai fini delle imposte dirette, l’articolo 18 del Dlgs 112/2017 prevede la detassazione degli utili prodotti nell’esercizio dall’impresa sociale qualora vengano accantonati ad una riserva indivisibile in sospensione d’imposta e risultino destinati, entro il secondo periodo d’imposta successivo a quello di conseguimento, allo svolgimento dell’attività statutaria o a incremento del patrimonio.

Non sono soggetti a tassazione neanche gli utili e gli avanzi di gestione adibiti ad aumento gratuito del capitale sociale sottoscritto e versato dai soci nei limiti delle variazioni dell’indice Istat relativo ai prezzi al consumo per le famiglie di operai e di impiegati. Nell’ipotesi in cui parte dei ricavi non derivi dallo svolgimento di attività di interesse generale (come si è visto, non possono superare il 30% dei redditi complessivi) anche questi proventi devono essere esclusi dalla tassazione ai fini delle imposte dirette, purché l’ente provveda a reinvestirli nelle modalità sopra specificate.

Potendo costituirsi un’impresa sociale secondo diverse tipologie di enti, i relativi redditi e la dichiarazione seguono le regole previste per il modello di costituzione prescelto. Di conseguenza, qualora l’impresa sociale non sia una società, dovrà utilizzare il modello Redditi Enc.

A tal fine, il prospetto è stato modificato per accogliere la disciplina delle imprese sociali; infatti, nei quadri RF, riservato agli enti in contabilità ordinaria, e RG dedicato a coloro che ricorrono alla semplificata sono stati aggiunti appositi campi. I primi soggetti dovranno dichiarare i redditi conseguiti nel rigo RF50 “reddito esente o detassato”, dedicato anche all’agevolazione Patent box; nel dettaglio, occorre distinguere gli utili accantonati alla riserva in sospensione d’imposta da quelli destinati all’aumento gratuito di capitale, in quanto i primi andranno indicati nella colonna 3 del rigo RF50, mentre l’altra tipologia rientra nella colonna 4 del medesimo rigo. Per gli enti in contabilità semplificata è prevista la stessa distinzione da operare nel rigo RG23, rispettivamente, nelle colonne 3 e 4.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©